domenica 25 dicembre 2016

Buone Feste


Allora cari amici e nemici è giunta l’ora dei salutarci per quest’anno, però prima di lasciarci voglio fare una riflessione con voi. Quest’anno abbiamo salutato il presidente Obama che tutti amavano follemente (tranne io). Perché vi chiederete voi? È una persona che lotta per la libertà e per i diritti civili. Non è proprio cosi. Con Bush e i repubblicani in dieci anni ci furono due guerre l’Iraq e poi l’Afganistan in risposta all’attacco alle torri. Certo il motivo è sempre il petrolio. Quando arrivarono i democratici, con somma soddisfazione di tutti i ben pensanti e pacifisti, siamo passati dal fallimento di Lehman, che gettò sul lastrico milioni di persone negli Stati Uniti ed in Europa, alla guerra in Libia con i Francesi, di cui stiamo pagando tutti le conseguenze con i migranti, alla primavera araba che tocca vari paesi arabi che sono: Arabia Saudita, Tunisia, Siria, Egitto etc. etc. 
Tutto ha un costo e anche le rivoluzioni lo hanno, ecco perché gli Stati Uniti finanziano la primavera araba insieme a paesi che sostengono il terrorismo. Anzi da questi paesi, i democratici, si sono fatti finanziare anche l’ultima campagna elettorale. Con questi presupposti come si fa a stabilire qual è la parte del bene e quella del male in Siria? La parte finanziata dagli USA viene in Europa a fare stragi e quella finanziata dai Russi lo fa in Siria. C’è da chiedersi se il premio Nobel per la pace Obama sia un messia o un semplice fantoccio in mano alle lobby. Ecco perché confermo il pensiero che espressi all’inizio dell’era Obama e cioè, che si tratta di uno dei peggiori presidenti degli USA. Ci sarebbe ancora da scrivere molto sui rapporti peggiorati con la Russia, che ammassa truppe ai confini d’Europa e la guerra nello Yemen e quelle in Africa, ma non voglio tediarvi oltre. Rimane però da chiedersi il perché, persone che votando per la libertà e i diritti civili per tutti, quando perdono non accettano il responso della maggioranza. Trump, il quale è ancora da valutare, è il presidente di tutti anche di chi la pensa diversamente. Appunto democrazia…
 “Cari amici, buone feste lontano dai luoghi affollati.”


P.s. Allora cari amici per questo periodo di vacanze ho scelto un pezzo che conoscete bene. Trattasi di koncking on heavens door, ah direte voi i Guns. Eh no, l'originale è del premio Nobel Bob Dylan, questo veramente un premio Nobel meritato a differenza di Obama.
Quindi ecco a voi Bob Dylan con "knocking on heavens door".
link al brano 


domenica 18 dicembre 2016

Friendzone Piaga Dell'Umanità


Faccio una piccola premessa. L'entusiasmo che mostra Elecktra nel seguire  e commentare questo mio piccolo sgangherato blog, mi ha convinto che si tratta di una persona con tanto da esprimere e molte qualità nascoste ,che lei stessa deve ancora scoprire. Per tale motivo le ho chiesto di scrivere un post per questo blog con argomento a piacere. Ecco a voi dunque il post di Elecktra. 


Negli ultimi anni, è in voga la fantasmagorica e "nientepopodimeno" che FRIENDZONE! Qualcuno di voi si starà chiedendo: “Cos'è la Friendzone?!?!?”. Oppure: “Quale nuova diavoleria del Nuovo Millennio è mai questa?!?!?!”. Nulla di tutto questo! La sì può paragonare ad uno dei peggiori gironi dell'inferno, dove non ardono lingue di fuoco, ma milioni, miliardi di cuori infranti in tantissimi pezzettini da sembrar cenere! Daaaaiiii!!! Sarà capitato anche a voi almeno una volta nella vita, (sperando, solo una!!!) di aver varcato la soglia ed esservi, inevitabilmente stati risucchiati. L'inizio è molto semplice, (semplice! un eufemismo!) dopo tanti affanni, finalmente, entra a far parte della nostra vita l'anima gemella o almeno pensiamo che lo sia.  Ci rispecchiamo in lei, un feeling perfetto, un legame fortissimo, tanti aspetti in comune. Man mano che si va avanti in questo percorso di emozioni e sensazioni, Il cuore inizia ad avvertire un calore diverso dal solito; dei battiti accelerati "BOOM BOOM". Ovunque andiamo, lasciamo una scia di cuoricini con un sorriso da ebete stampato in faccia. 
Non facciamo altro che pensare a lei, alle mille seghe mentali per dichiararci: “Cosa dico!!! Oddio! Panico! Quali sono le parole giuste?!?! Mi preparo un discorso per non fare brutta figura!! . Adesso vado!!! O la va o la spacca!”.
Finalmente, dopo ore, giorni, notti totalmente insonni, decidiamo di dichiarare quanto amore provate per lei. “Sai, volevo dirti una cosa importante, sono innamorato di te!”. Lei risponde: ”Mi piaci anche tu! orsacchiotto!". 
Sentiamo i battiti che aumentano sempre di più, smettiamo per qualche secondo di respirare, ad occhi chiusi ci gustarvi il momento attendendo la fine del discorso. 
Lei poi continua e fa: ” Ma... Ti considero il mio migliore amico! ”.  
Cosi arriva come il più veloce dei treni, che sta per schiantarsi la Friendzone, facendo capolino con un arco ed una freccia, alla cui estremità, c'è una ventosa! Scocca la freccia puntando il cuore e lasciando una bella carta con stampato il due di picche! Bersaglio colpito!!! Inevitabilmente ed inesorabilmente, veniamo catapultati subito in quel maledetto girone e pur di non perdere la persona per la quale proviamo dei forti sentimenti, siamo disposti a diventare il suo "cagnolino".
“OOOOh bravo cucciolone!!! Ecco! Tieni, mangia il biscottino!". 
Ci limitiamo a gustare, quelle poche carezze di chi ci fa provare la Friendzone, rendendoci disponibili tutto il giorno, notte compresa, senza pausa caffè e vacanze. Accettiamo di tutto, da parte sua, senza batter ciglio e magari, ci viene anche naturale essere felici per quel po' che ci offre. Nonostante il due di picche ricevuto, continuiamo a sperare e aspettate l'occasione giusta per dichiararci nuovamente. Ebbene, amici della Friendzone e non, mentre si aspetta che qualche miracolo scenda e magari la persona che amiamo tanto, ma così tanto, cambi idea, bisogna anche sperare che non arrivi il terzo incomodo a portarci via tutto. Chissà che il capodanno non offra degli ottimi spunti per poter tentare il fatidico passo l'ennesima volta, facendole un regalo o con una dolce poesia. Oppure gente, se siamo stanchi di questa situazione e indeboliti dalle circostanze, possiamo anche mettere un gran bel punto e andare avanti per la nostra strada! A noi la scelta!  


P.s. Allora io sono esterofilo come musica lo sapete, ma il post è di Elecktra e quindi il brano da associarci lo sceglie lei. Chi sono gli 883? Trattasi di un gruppo italiano nato nel 1989 composto principalmente da due personaggi (Max Pezzali e Mauro Repetto). Modestamente posseggo il vinile del loro primo album che è stato il successo scatenante.
Ecco a voi dunque 883 con "La regola dell'amico".

domenica 11 dicembre 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.13


Il Sonnolento viene quindi indirizzato verso la stanza del tizio del personale. Anche quella di un giallo fumé sigaretta. Dopo una serie di corridoi egli finalmente individua la stanza del signore sbracciato e bussa. Il tizio lo vede, lo saluta e con fare sbrigativo lo accompagna nella stanza, dove avrebbe svolto il suo lavoro. Giustamente il Sonnolento si aspetta una postazione di lavoro di tutto rispetto. Che so, un PC all’avanguardia, una sedia ultramoderna, un monitor “sbrilluccicante” e soprattutto una tastiera “multicolor” tipo albero di natale. Insomma di lì a poco il Sonnolento avrebbe iniziato il suo primo fantastico lavoro da laureato e si sarebbe anche vantato. Oh si se si sarebbe vantato. Dopo anni di disoccupazione, trovare lavoro con un CV non è cosa da tutti. Il tizio si ferma davanti a una delle tante porte di quel dedalo di corridoi e fa: “ Ok per ora ti puoi accomodare qui.”. Il momento è emozionante, il signore apre la porta e piano, piano al Sonnolento compare la visione della sua fantastica postazione di lavoro. Dapprima, nota che la stanza è piccola. Tipo 4m x 4m. Al centro di essa un tavolo… tondo. Sotto il mobile un PC fisso e sopra un monitor a tubo catodico. Uno di quelli dove ti ci puoi fare le radiografie al torace e portarle dall’ortopedico. Infine la tastiera che il Sonnolento si aspettava che fosse tutta illuminata, invece stava lì posata con il suo pallido nero. La sedia? Il Sonnolento la guarda bene e constata che non si tratta di sedia da PC e nemmeno sedia da scrivania, ma trattasi di un cesso di sedia qualsiasi. Il tizio accende quindi la luce della stanza che fino a quel momento stava in penombra e finalmente il Sonnolento può ammirare il meraviglioso, fantastico giallo fumé.


P.s. Chi sono gli INXS? Beh un gruppo rock anni 80-90 con degli ottimi pezzi. Certo il cantante è morto in maniera un po strana, ma il pezzo che vi posto vi farà capire molto.
Ecco a voi a dunque INXS " Nes Sensation".
link al brano

lunedì 5 dicembre 2016

La Cecità 2.0 n.11


Anche gli HD esterni occupano il loro spazio. Se magari un visitatore per casa ne vede qualcuno, preso dalla curiosità chiede: “ Che hai su questo Hard Disk?”.  “Ho dei programmi”: si risponde. 
“E su quest’altro?”. 
“ …degli altri programmi.”
Insomma quando questi benedetti aggeggi sono iniziati a diventare troppi e troppo visibili, ecco che t’inventano la pennetta. Che non è una penna vera e propria per chi non ne mastica, ma una memoria. Iniziarono da prima a comparire penne di pochi MB e lì, veramente c’erano salvati per lo più files che servivano per la manutenzione dei PC e documenti di una certa importanza. Poi però le dimensioni hanno iniziato a crescere e dai MB si è passatiai GB. Che uno ci mette roba di servizio, ma poi resta tanto, ma tanto altro spazio. L'appartenente al club della cecità giustamente decide di liberarsi degli ingombranti Hard Disk esterni, causa di tante curiose domande e passare a delle anonime penne. Le quali visto le dimensioni ridotte, permettono di essere nascoste come i giornaletti di una volta.  Anzi meglio, non c’è neanche bisogno di nasconderle basta mimetizzarle insieme alle altre in nostro possesso. Giustamente una ragazza che vede tutte quelle penne potrebbe chiederci: “ Uh quante penne. Me ne regali una?”. Noi in quel caso da buoni adepti della cecità rispondiamo: “ No mi dispiace le colleziono.”. La ragazza potrebbe insistere e chiedere: ” Vabè ma una me la puoi prestare, mi serve un attimo. Te la porto domani.”. Messi all'angolo non possiamo che acconsentire e consegnare una delle nostre penne alla rompiscatole. Tutto questo con un’atroce domanda che ci ronza per la testa: “Non le starò mica consegnando la penna con su il porno?”.


P.s. Allora mi è capitato l'altro giorno di ascoltare un pezzo degli Audioslave e ho pensato, ma perché non condividerlo con i miei affezionatissimi lettori? Beh ecco un pezzo che vi consiglio di approfondire leggendovi il testo eventualmente tradotto ;-).
Audioslave "Like A Stone"

domenica 27 novembre 2016

Riflessioni da Pub


Stasera sono uscito. Sono uscito solo sì. Beh meglio soli che male accompagnati... Sono lì al bancone e scambio due chiacchiere con il barista. Mi faccio dire le ultime birre che gli sono giunte. Ormai mi conosce da anni, appena mi vede parte con l’elenco e la spiegazione. Probabilmente gli fa piacere avere al bancone qualcuno con cui scambiare opinioni sulla birra, invece del solito cliente che chiede una birra e basta. Non sono solo al bancone, ci sono altri che chiacchierano, qualcuno urla per farsi notare come il capobranco del gruppo. Rompe le palle alle cameriere e quando si avvicina qualche ragazza a salutarlo, intavola un discorso dicendo che puoi rinascere trenta volte, ma la tua mente non arriverà mai a ragionare come una donna.  Che leccaculo. A chi la vuoi dare a bere, tanto ti si legge in faccia che per te le donne sono solo un buco che cammina. 
Ah devo scegliere ancora la birra. Tutte inglesi stasera. Gli inglesi tranne le Stout secondo me non sono in grado di fare birre. Fanno tutte abbastanza cagare. Alla fine meglio che se ne escono dall'Europa se fanno birra cosi. Certo è una mia opinione ci mancherebbe. Quante birre mi faccio stasera?  Se me ne bevo tre, mi faccio del male. Ho voglia di farmi del male? Meglio di no, fuori c’è troppa nebbia e poi sto mangiando le noccioline. Mai mangiare noccioline se hai il minimo sentore che più tardi potresti vomitare tutto. Quando salgono, ti spaccano la gola. Vabe’ ne bevo due… inglesi. Intanto guardo una delle tv appese, il riassunto delle partite della giornata. Certo bei gol, ma tra me e il televisore c’è qualche ragazza. Ah, la solita che pensa che sto guardando lei. È pure accompagnata, solo che il ragazzo è in bagno e lei risponde ai miei sguardi che però sono rivolti al televisore. È proprio vero, meglio soli che male accompagnati.


P.s. Io mi chiedo come ho fatto a farmi sfuggire questo gruppo per anni. Sono proprio una capra... Beh comunque ve li segnalo adesso. Fanno un rock con influenze blues, quindi molto tranquillo e gradevole da ascoltare. Il gruppo è nato nel 1999 e io ho dormito.
Ecco a voi dunque i King of Leon con "Closer".

domenica 20 novembre 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.12


Mancava poco al primo giorno di lavoro del Sonnolento. Come organizzarsi? La prima domanda che si fa, è se intende portarsi cibo da casa o servirsi di una tavola calda vicino al luogo di lavoro. Essendo il sonnolento contrario a portarsi il cibo da casa, perché fino alla mezza perde parecchio del suo sapore originale e delle sue proprietà nutritive scarta l’ipotesi del cibo da casa. Panini? Non ne parliamo. Egli sa bene che andare avanti a panini gli s’intasa l’intestino e poi rimane attaccato alla tazza del cesso per giorni. Decide dunque di affidarsi alla tavola calda e si porta un po’ di soldi con sé. Si organizza inoltre con una borsa piena di penne e blocchi per prendere appunti. C’è molto da imparare ed è meglio organizzarsi. Inoltre su suggerimento di qualche ragazza, perché le donne ne sanno una più del diavolo, si porta una serie di farmaci di prima necessità. Da quel giorno il contenuto della sua borsa non è mai più cambiato. Arriva quindi il suo primo giorno di lavoro da sottopagato stagista. Cioè stagista non nel senso della tipa di Clinton, ma nel senso di sottopagato. Si alza di buon ora ed inizia il lungo viaggio per raggiungere l’azienda double-face. Fuori torre luminescente e dentro un tetro giallo fumé. Il fumé è stato aggiunto successivamente probabilmente, da degli imbianchini che fumavano molto. Vi giunge dopo una serie di cambi di mezzo già stanco. Il Sonnolento sarebbe stanco già di suo sempre, ma in azienda arriva in coma. Si presenta alla reception, che poi sarebbe una finestrella dove c’è una signorina che fa cùcù-settete e si presenta. 


P.s. Allora l'altro giorno canticchiavo tra me e me. Mi è ad un certo punto venuto in mente un vecchio pezzo delle The Bangles che è fatto di pochi accordi ripetuti ma messi in forma ipnotica. Cioè a me ipnotizza. Provate ad ascoltarlo. Nel video trovate alcuni personaggi che fanno parte della storia di questi ultimi anni. 
Ecco a voi dunque The Bangles con "Walk like an Egyptian"

domenica 13 novembre 2016

Integrazione La Chimera


Ah che titolo ingiusto. In un mondo dove tutti dobbiamo e vogliamo essere uguali, dove i diritti sono gli stessi per tutti, ma i doveri spesso no. Affermare che l’integrazione è una chimera è folle. Eppure abbiamo fatto leggi che parificano, unificano e proteggono. Abbiamo addirittura esagerato inventandoci il “femminicidio” che è sempre un assassinio ma diverso. Sarebbe corretto a questo punto trovare un nome specifico per ogni crimine no? Per rispetto di tutti intendo. Eppure tutto questo sistema crolla, da un giorno all’altro senza preavviso. Basta un’elezione o un referendum e puff, è tutto in discussione. A questo punto è logico chiedersi se mettere in forse dei principi che si ritenevano acquisiti, non sta a dimostrare che questi non si sono mai affermati. Bisogna iniziare a domandarsi il perché degli attentati in giro per l’Europa fatti da persone nate e cresciute in essa. Tutti folli? Voi fareste del male a dei concittadini? Gente che conoscete o incontrate in giro. Tutti potenziali amici. Se prendiamo in considerazione il fatto, che le persone che ci circondano non sono viste come concittadini, allora esiste un problema d’integrazione. Badate bene non parlo solo d’immigrati, ma parlo di diversità. Quando sentite persone dichiarare: “ Non ci sentiamo più a casa.”, vi chiedete se è mai stata veramente casa per loro? Io stesso pur essendo nato e studiato in un paese diverso dall’Italia non mi sono mai sentito a casa lì. Brexit e Trump sono l’esempio lampante che tutto il buonismo, che fa tanto piacere sentire certo, beh tutte quelle belle parole dette dai predecessori sono emerite puttanate. Il fatto è che finché un paese va bene, c’è benessere, allora sei il diverso accolto, ma se s’inizia a star male diventi il negro, l’ebreo, lo slavo, il terrone, il polentone e chi ne ha più ne metta. In quel momento ti accorgi di non essere a casa, anzi, di non esserci mai stato.


P.s. Ecco a voi un gruppo Rock Indie nato circa nel 2006 con un brano dal titolo adatto a questo post. Wild Beast "A simple beautiful truth"

domenica 6 novembre 2016

La Cecità 2.0 n.10


Quando si sfascia il PC, il dover cancellare tutto l’archivio cosi minuziosamente messo in piedi. Cioè, ore e ore di ricerca in rete del materiale da studio, per non parlare del tempo perso a scaricare roba che poi si è scoperto non essere quella desiderata. Magari uno si mette a scaricare “Alle Donne Del Castello Piace Fare Quello” e si trova il cartone di Heidi. Lì non può che sfuggire un ululato di sofferenza. Pensavate di avere i lupi attorno casa eh? Giustamente quest’archivio cosi gelosamente custodito, bisognava salvarlo dall'imprevedibile leggerezza dello sfasciarsi del PC. Venne cosi introdotto l’hard disk esterno… La salvezza per i gestori di archivi dedicati alla cecità. Parte una furiosa battaglia tra i costruttori a chi fa l’HD esterno con più capacità. Intanto gli archivi sono totalmente spostati su questi dispositivi, permettendo così di ottemperare alle norme internazionali del Recovery Disaster (recupero dati in caso di disastro). Che non ci vogliamo adeguare alle norme internazionali? Non sia mai. Al punto tale che quando uno si sente dire dall’amico: “ Oh mi si è sfasciato il PC.”, chiede: “ Ma hai tutto salvato su un Hard Disk esterno?”.
L’amico risponde: “ Ma certo!”, sottolineando la cosa con una fragorosa risata. 
Inoltre questo fatto di avere un HD esterno permette di avere il PC pulito e quindi se una ragazza usasse il nostro computer, non troverebbe niente. Che figurone eh? Il porno noi? Che schifo. Meglio l’amore su! La diffusione di questo dispositivo è dilagata al punto tale che quando ci facciamo conoscere da delle ragazze che ci interessano, queste tra le principali domande pongono: “ Ma tu hai un HD esterno?”.


P.s. Allora che dire degli Army Of  Lovers? Beh sono strani, parecchio strani, ma fanno dell'ottima musica disco-pop. La tipa in questo video mi pare che è svedese ed è stata al centro di uno scandalo che vide implicato un ministro del proprio paese in un "cornificamento". Dagli torto va... Ah dimenticavo lei non mi pare sappia cantare... Ecco a voi dunque Army Of Lovers con "Obsession".

lunedì 31 ottobre 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.11


Il Niagara, un bellissimo fiume che fluisce tranquillo, per poi gettarsi in qualche imponente cascata. Beh, il Sonnolento che interpreta in maniera grandiosa tale fiume con la sua sudorazione per l’ansia o per il caldo, si trova un’offerta di lavoro sul tavolo. Roba da pazzi, ma da un Job Meeting stupido, un lavoro. Ma dai! Messo alle strette, ragiona velocemente sulle richieste da fare, perché quello è l’unico momento che se lo può permettere. Visto che ci vuole un’eternità con i mezzi, stabilisce che finché l’azienda non si trasferisce, cosa che avverrà a mesi, egli si presenterà a lavoro un po’ più tardi. Anche perché stiamo parlando di uno stage e come tale da una certa flessibilità di orari. Il tipo sbracciato, storce il muso ma accetta. Dopo un attimo gli vengono presentati un paio di fogli da firmare. Incredibile il Sonnolento aveva di fronte il suo primo contratto di lavoro. Si sentiva come una cantante importante alla firma del contratto per una casa discografica. Che se il Sonnolento si mette a cantare fa scappare tutti e a suonare è ancora peggio ma visto che parliamo di lavoro, la cosa si può fare. Non solo egli è fermamente convinto di poter dare un contributo importante all'azienda. Quindi, si dirige a casa facendo al ritroso l’odissea dei mezzi pubblici e quando giunge dai suoi dice: “ Ho un lavoro….forse.”. I suoi lo guardano increduli. Per loro il lavoro non si è mai trovato con un CV, figuriamoci con un Job Meeting. S’interpella il panettiere che conosce l’impiegato, che ha un parente nella notissima azienda. Al quale possiamo tentare di chiedere udienza, solo dopo aver espiato tutti i peccati commessi…


P.s. Allora l'altra sera ho fatto tipo le 4 a vedere le ultime puntate di una stagione di The Walking Dead e ad un tratto ho sentito un pezzo in sottofondo di un gruppo a me familiare. "Ah ma ci sono anche i Nain Inch Nails" : Ho esclamato.
Ecco a voi dunque i Nine Inch Nails con "The Hand That Feeds".


lunedì 24 ottobre 2016

La Cecità 2.0 n.9


Il DVD che roba eh? Pensate che dopo un po’ si è pensato ad introdurre il HDVD e il BluRay. Le industrie hanno iniziato a litigare su quale dei due dovesse essere lo standard da adottare. Allora per qualche anno si sono fatte battaglia mentre il porno, udite udite, si spostava sulla rete. Si perché si stava diffondendo l’adsl un po’ ovunque e la gente scaricava una foto zozza in un attimo. Che tipo, sei lì che guardi come la tua attrice preferita si è rifatta le tette e se per caso disturba qualcuno, un click e sei sull’ANSA. La velocità con cui inizia ad essere disponibile il materiale per la cecità online è impressionante. I vari applicativi per lo scaricamento di musica e film iniziano a diffondersi capillarmente. Con gli amici ci si vanta di aver trovato un film uscito da poco al cinema, che si è bravi. Magari che si è scaricato in poco tempo, ma si omette di dire che per ogni film serio scaricato, ce ne sono dieci zozzi. Questo fatto, porta al primo problema che questa nuova evoluzione della cecità introduce. Lo spazio e cioè gli hard disk. Uno inizia a scaricare a tutta “randa “ come si dice e poi si ritrova l’HD intasato. Neanche più un documento word ci va. Non parliamo poi se c’è qualche problema col PC. La questione non è quando si riavrà il PC indietro, ma come nascondere tutti quei film sulla cecità sparsi. Magari un'altra persona che usa il PC in questione non trova questi film, perché abbiamo creato delle sottocartelle che mascherano, ma un tecnico si.  A questo punto il nostro dedalo di cartelle del tipo: ”Documenti-documentiPersonali-documentiPersonalissimi-filmPasquetta”, verrebbe smascherato e non ci resta con enorme tristezza che cancellare il tutto…


P.s. Non so se ve ne siete accorti ma, non solo la guerra fredda è ripartita ma si sta anche allargando. Magari ci scrivo un post. Però per stare in tema vi posto un pezzo dei Rolling Stones degli anni 70 (piena guerra fredda) che s'intitola Gimme Shelter.

domenica 16 ottobre 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.10


Cosa può succedere quando fa caldo, si va di fretta, si è in ansia e d’un tratto ci si ferma ad un tavolo a chiacchierare? L’irreparabile, l’inevitabile scatenarsi di un fenomeno fisico chiamato sudare. Dapprima inizia una gocciolina sulla fronte, roba da niente, la possiamo trascurare. Ne segue un’altra un po’ più grande, ma comunque ci si fa. Il colloquio può continuare tranquillamente. Si aggiunge una terza goccia che si somma alle altre due formando un rivolo che scende in mezzo alla fronte.  Segue quindi una sudorazione ascellare seria ma comunque trascurabile. Si, perché avviene sotto le ascelle e quindi se magari non si deve fare l’ola da stadio, non si nota niente.  Il problema diventa serio quando a quel rivolo sulla fronte se ne aggiungono altri di cui s’ignorava l’esistenza. Cioè che tipo si forma la cascata del Niagara. Allora si prende un fazzoletto e s’inizia ad asciugare la fronte, ma in quell'attimo arriva la vampata di calore. Il fisico finisce di carburare tutto lo sforzo fatto per giungere al colloquio e si scatena formando dei ruscelli su schiena fronte e braccia. Il Sonnolento non sa più come arrestare tutto questo e con il suo fazzolettino tampona di qua e di la cercando di prestare attenzione al tizio che gli fa il colloquio. Il tizio parla dell’azienda, di un’eventuale formazione e intanto guarda esterrefatto e anche un po’ schifato il Sonnolento intento ad interpretare il Niagara del sudore. Al che chiede la disponibilità del Sonnolento ad iniziare a lavorare, con un o stage a quattro soldi. Dall'altra parte del tavolo il Niagara sorride sorpreso….


P.s. Allora Ellie Goulding fa pop e vabe'. Però nel suo genere ha classe e in questa collaborazione con Major Lazer (Altro pezzo grosso della musica) va forte. 

domenica 9 ottobre 2016

Una Passeggiata Al Parco


Vagando da un posto all'altro s’incontrano molte persone, ognuna con la sua storia, con le sue scelte. Succede anche a lavoro di trovarsi colleghi diversi, che ti lavorano di fianco, con i quali si scambia qualche chiacchiera e si conoscono a mano a mano che il tempo passa. Tutto questo, nei limiti che è concesso, perché ognuno ha la sua privacy e non vuole mischiare troppo lavoro con vita privata. Però, succede magari che un giorno ci si volta e si vede il collega fissare il monitor con sguardo assente.
Allora si chiede: " Che hai? Ti vedo preoccupato oggi?"
Il collega improvvisamente risponde, spezzando la barriera tra lavoro e vita privata che fino a quel momento aveva retto e dice: " Mia madre sta male, mi sa che muore.".
Per un attimo lo guardi inebetito senza sapere che dire. Ti chiedi che diavolo ci fa a lavoro e magari farglielo notare, ma l'unica frase che esce è: " Mi dispiace". 
Il tempo sta passando e ad ogni rintocco dell'orologio ci fa assistere anche a questi eventi, perché dobbiamo crescere giustamente. Dobbiamo diventare adulti, autonomi e forti. In una passeggiata nel parco capita di assistere ad una partita di calcio tra ragazzini e si sente uno di essi gridare: Dai ragà passatemi la palla anch'io voglio segnare un gol!". Tutto diventa chiaro, quanto siamo stati stupidi a voler crescere, quanta inutile fretta. Era meglio rimanere lì con tutti i sogni per la testa a gridare: "Fatemi segnare un gol!".


P.s  Beh che dire, Un pezzo dei Black Keys un po malinconico ci sta.
Black Keys con "Turn Blue"

lunedì 3 ottobre 2016

La Cecità 2.0 n.8


Uno dei problemi dei DVD è la grande quantità che se ne accumula. Cioè uno tra film seri e meno seri fa una montagna di dischi con custodie.  Una collezione tipo giornaletti, ma molto più dettagliata a dirla tutta. Ovviamente tra i DVD ci sono anche quelli seri. Magari il film che ci ha prestato l’amico su un dischetto volante, copiato chissà da dove, qualche altro piratato comprato alle bancarelle, più tutti quelli che ci siamo procurati dalla rete. Insomma tra film seri e poco seri abbiamo generato una montagna di DVD, sotto la quale potremmo finire all’apertura del mobile che la contiene. Si perché in genere si tengono in maniera disordinata per il mobile e si sono mischiati i vari generi.  Tutto questo caos genera il terrore in noi. L’uomo per sua natura teme il caos e il caos generato da DVD zozzi misti a film seri, fa veramente paura. Magari un giorno viene a trovarvi un gruppo di amici con qualche ragazza e si decide di guardare un film. Guardiamoci un film. Si, si. Guardiamoci Guerre Stellari. Allora ci avviciniamo alla nostra montagnola di DVD e cerchiamo. I titoli li abbiamo scritti con il pennarello e si sa che oltre a sbiadirsi la scrittura non è chiara.  Noi però, con il nostro potere di dominare il caos, troviamo il DVD e ci apprestiamo a metterlo nel lettore. Quando un terribile dubbio ci assale, stiamo mettendo Guerre Stellari o Guerre Sessuali? Magari si è sbiadito il titolo…


P.s. Allora non vi permettere di dirmi che non conoscere i New Order.
New Order "Elegia"

lunedì 26 settembre 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.9


Il Sonnolento chiede del signore con il quale deve fare il colloquio e si presenta, ad una signorina improvvisamente sbucata dietro una vetrata tipo gabbiotto. A dire il vero, fino a quel momento non si era reso conto dell’esistenza di quell’ambiente. Probabilmente il giallore del vetro in perfetta sintonia con tutto il resto l’ha ingannato. La signorina gli indica di accomodarsi su delle sedie anch’esse improvvisamente apparse dal nulla. Questo apparire delle cose inizia a ricordargli l’hotel di Shining a dire il vero, ma vabè. Le sedie sono quelle classiche da sala da attesa, con la solita barra che le collega tutte. Ecco chiamarle sedie è un complimento, infatti ci si siede su una barra d’acciaio a pensarci bene. Comunque anch'esse confermano il pessimo arredamento dell’azienda.  Per il Sonnolento si tratta di un’azienda double-face, torre avveniristica fuori, inguardabile “cesso “ dentro.. Dopo qualche minuto si presenta un signore, pelato con camicia trasandata e lo invita a seguirlo nella stanza dei colloqui. Il Sonnolento lo segue in un labirinto di corridoi e già dopo il primo si è abbondantemente perso, fin dentro una stanza poco arredata. Cioè per niente arredata, perché oltre al solito giallore delle pareti al suo centro c’è solo un tavolo rotondo con qualche sedia. Tutto il resto è spoglio e privo di colore sennonché il giallo. Inizia quindi il colloquio, dove il tizio sbracciato vanta le lodi della propria azienda e del brillante futuro che la attende. Ovviamente parliamo anche in questo caso di un’azienda leader ragazzi….


P.s. Allora mi scuso per il ritardo di questo post, ma che volete che vi dica, c'era una festa e si "magnava" tanto e si è fatto tardi.... Mi faccio perdonare con questo pezzo che molti di voi hanno ballato dimenticandolo e altri tutt'ora ballano. Ecco a voi Modjo con "Lady".

domenica 18 settembre 2016

La Cecità 2.0 n.7


Volumi inauditi di videocassette si creavano se uno si metteva a collezionare “pornazzi”. Cioè non credo che qualcuno l’abbia fatto, almeno lo spero. Se qualcuno l’ha fatto e non è stata trovata la collezione, allora questo sicuramente ha trovato lavoro come magazziniere. Certo magari adesso indossa gli occhiali, però ha un lavoro stabile. Vi pare poco? Incredibile come da cosa nasce cosa… Comunque siccome tenere collezioni di videocassette era una cosa improba e voluminosa e cera anche la possibilità di morire sotto una valanga di videocassette osé, ecco che l’industria fa un altro balzo avanti… arriva il DVD. Sapete, ci sono due cose che fanno evolvere l’uomo e in particolare la tecnologia che lo circonda. Una è la guerra, che è una grande spinta alla competizione tecnologica e l’altra è il sesso. La guerra per esempio ha prodotto quei belli aerei a reazione sui quali posiamo il nostro culo per andare in vacanza in tutto il mondo e il sesso è motore dell’evoluzione tecnologica dell’audiovisivo. Il passo successivo nell'evoluzione della cecità è stato quindi il DVD. Una pacchia. Si possono nascondere come i giornaletti, si possono mettere in custodie di minime dimensioni e udite, udite la definizione video è aumentata. Che uno magari guardando un film inizia a chiedersi: “Ma quel neo lì, non lo avevo mai visto. Ma forse un controllo se fossi in lei….”.


P.s  Cari amici torno con questo pezzo al mio grande amore musicale i DM. Pezzo di cui posseggo orgogliosamente l'albume in vinile... Ecco a voi Depeche Mode con "Behind The Weel".

domenica 11 settembre 2016

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Quello che io spesso mi domando e su quale invito tutti a riflettere è cosa istiga una tale odio da buttare giù due torri uccidendo circa 3000 persone. Io a questa domanda ho provato a dare una risposta. Certo l'odio per gli usa è una della cause, il grande nemico per molti, ma dietro si cela altro secondo me. La stessa domanda la si può porre con l'uscita dell'Inghilterra dall'Europa (Brexit). Eppure Londra è una capitale fiorente, piena di attività e anch'essa come le due torri un centro della finanza. La grande finanza per intenderci, quella che fa girare tutto. Eppure gli inglesi hanno detto che questo sistema non gli piace. Effettivamente se ci allontaniamo da Londra verso le periferie, qualche problema di povertà e disoccupazione c'è. Il contrasto tra lo splendore di Londra e il buio delle periferie secondo me è la causa. Un'economia che si allontana dal fare quotidiano delle persone, che non riescono più a comprenderla diventa un problema. Ciò che l'uomo non riesce a comprendere teme e se lo teme allora diventa il nemico, il male. Ecco, per me uno dei motivi dell'attacco alle torri è proprio questo.


P.s. Allego a questo triste post, un pezzo di Hans Zimmer. Chi è Hans Zimmer??? Ma si che lo conoscete, lo sentite in tutti i film importanti.:-)
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domenica 4 settembre 2016

Big Show


Questo post che scrivo non è per niente simpatico. Vi prego di non fraintendere quello che leggete, anche se crudo, ma di porvi nella giusta ottica in modo da comprendere. Un bel giorno mi sveglio e leggo sul cell dei messaggi che mi chiedevano se era tutto a posto. Beh si, che deve andare storto quando uno sta in vacanza rispondo io. Vengo dunque a sapere che c’è stato il terremoto e successivamente apprendo che è in zona Rieti. Uno pensa sai che sarà, è successo non lontano dall’Aquila, lì ormai sapendo quello che ha fatto il precedente sisma si saranno attrezzati. Tranne qualche danno alle case uno non si aspetta niente di che. Invece accendendo la TV ci si rende conto che è iniziato il grande show. Una conta macabra in tutti i TG, dove qualcuno sfornando cifre dei morti usa la frase, siamo ancora a 190 morti. Cioè… ancora; del tipo più ne sono e più ascolto facciamo. Dietro il tizio del TG campeggia la foto della torre di Amatrice in piedi, con un contorno di macerie. Uno senza sapere né leggere né scrivere (scrivere è il mio caso), si fa una semplice ed immediata domanda: “ Perché una torre che è alta il doppio delle case sta in piedi e gli edifici invece sono crollati?”. 
Si sente parlare di edifici antisismici etc. etc, che diamine saranno?  Politici e personaggi, che si riempiono la bocca con il termine antisismico. L’arcano lo svela un architetto che si mette lì ad esaminare le foto degli edifici crollati indicando cosa non è antisismico. Dal suo esame esce che la causa principale dei crolli, è dovuta al fatto che sono stati costruiti tetti in cemento armato su mura in pietra. Io voglio dire no, anche il più asino di noi quando riempie la busta della spesa mette le cose pesanti in fondo e le cose leggere sopra. I tecnici che hanno autorizzato e costruito tali nefandezze, probabilmente non fanno la spesa. Uno dopo il terremoto dell’Aquila si aspettava che si fossero premuniti, che tutta la zona fosse stata controllata. Invece un ben emerito c… è stato controllato. In tutto questo uno stato che non sa fare il compito per cui esiste, che si mangia una marea di soldi in tasse per farci non si sa che cosa, fa anche lo straccione e mi chiede 2 euro.  2 euro dopo quello schifo che hai combinato?  Ma scherziamo?  
Però ragazzi, è partito il grande show, che Dio benedica il grande show. Sfilate, frasi luttuose, con profonda commozione. I TG che molestano i superstiti chiedendogli chi o cosa hanno perso. Mostrano immagini di edifici crollati e dicono: ”Guardate lì ci sono dei materassi.”. Perché che pensavi di trovarci un alieno imbalsamato?  Ma il grande show deve continuare, the show must go on. I politici vanno in TV con aria triste e qualcuno dichiara anche: “ Il terremoto fa PIL (prodotto interno lordo).”. La prevenzione fa PIL capra! Da lì poi al funerale con le sfilate di personaggi di cui non gliene frega niente, ma che mantengono l’aria afflitta. Amatrice e i paesi limitrofi risorgeranno etc. etc. In tutto questo l’unica cosa veramente necessaria, è sapere i nomi di chi viene sbattuto dentro ed un doveroso, rispettoso silenzio per una così immane tragedia.


P.s. Buon rientro a tutti dalle vacanze allego a questo post il pezzo di Enzo Iannacci dal titolo "vengo anch'io. No tu no." che si addice perfettamente al circo messo in piedi.

domenica 7 agosto 2016

Holidays


Allora cari amici e nemici, siamo cosi giunti ai saluti per le vacanze. Prima di salutarvi però, ho alcune considerazioni da fare.
Sembrava tempo fa che le visite a questo blog si stessero riducendo e allora io gioiosamente pensavo: " Ah finalmente si sono stancati di leggermi e posso smettere di scrivere:". Invece, tutto di un tratto sono passato da circa 250 visite mensili a sfiorare le 500. Adesso io non so se queste visite siano reali o fasulle, non ho collegato questo blog a nessuno social e quindi boh. So soltanto che per gratitudine verso voi lettori che continuate a leggermi, sarò ancora costretto a scrivere ... cazzate. Non vi nego che qualche domenica avrei volentieri lasciato perdere, visto la miriade di impegni che ultimamente mi tormentano, ma poi succede che in zona "Cesarini", mi metto lì e mi viene in mente qualcosa che butto giù di botto. Quello che mi insospettisce di tutto questo è la quasi totale assenza di commenti ai miei post. Ecco perché dubito che le quasi 500 visite siano reali. Il tutto comunque si può riassumere con un grande BOH! Detto questo, devo ringraziare particolarmente una mia ormai cara amica, che imperterrita commenta tutti i miei post con passione. L'adoro... Ty Elektra, Vi lascio augurandovi buone vacanze. Un saluto particolare va a Quinto che sta per attraversare un Agosto impegnativo. Beh divertitevi ragà!


P.s Vi lascio con un pezzo dal sapore decisamente estivo. Lo so che ve ne siete dimenticati... cosa grave. Per chi non lo sapesse questo brano ha fatto la storia della disco. Ecco a voi Snap con "Rhythm Is A Dancer".
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lunedì 1 agosto 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.8


Beh era fine giugno e si era affacciato il primo caldo dell’anno. Un tremendo caldo, insomma quegli anticipi d’estate che fanno presagire che si "schiattera". Il Sonnolento con affanno superata la reception prende l’ascensore per il sesto piano. Era da un pezzo che non saliva ad un sesto piano e la cosa lo metteva un po’ a disagio. Chiuse le porte dell’ascensore capisce che avrebbe lottato con il caldo per tutto il giorno, infatti, non essendo condizionato iniziarono da subito a scendergli i primi rivoli di sudore. Dopo una serie di rumori poco rassicuranti, l’ascensore si ferma al sesto liberandolo da qualche preoccupazioni sulla manutenzione italiana. Alla vista del piano, osserva gli ambienti dell’azienda che da lì a poco lo avrebbe colloquiato.  Uno si aspetta di vedere quei locali da telefilm no.  Arredi in ordine, gente che si muove indaffarata per le stanze. Magari anche un arredo moderno, roba avveniristica insomma. Quello che si presenta davanti agli occhi del Sonnolento invece è un ambiente vissuto, cavi penzolanti e disordine. Una bacheca con qualche foglio appiccicato storto con una puntina, un tremendo giallore di pareti e soffitto a dimostrazione del fatto che erano luoghi sin troppo vissuti e che magari richiedevano una tinteggiata. Insomma la prima vera azienda che il Sonnolento vede è una porcheria. Egli però non si scoraggia, si presenta alla prima testolina che sbuca da qualche porta e chiede dove deve recarsi. Diciamoci la verità il Sonnolento ormai è disilluso dal mondo del lavoro e non si aspetta nulla da questo colloquio. Continua a lottare solo perché non si vuole arrendere.


P.s. Eh beh, c'è l'estate sapete? Io sto schiattando e spero che voi ve la passiate meglio. Devo dire però che la sera farsi qualche giro in auto con i finestrini aperti è veramente inebriante. Non so perché ma a queste situazioni vedo adatto un pezzo di Bryan Ferry. Non conoscete Bryan Ferry? Male, molto male... ecco a voi dunque con un bellissimo video , come al suo solito, Bryan Ferry con "Dont stop the dance".

domenica 24 luglio 2016

La Cecità 2.0 nr.6


Eravamo rimasti al problema dei VHS. È di questi giorni la notizia che l’ultima azienda che produceva videoregistratori VHS ha chiuso. Torniamo però alle problematiche che il VHS presentava per la cecità. Abbiamo già detto che si era costretti ad effettuare la visione della nostra amatissima pornostar miss Cecità in un luogo prestabilito. Questo per la disposizione del videoregistratore in una stanza specifica. L’altro ostacolo da superare era la dimensione delle cassette VHS, enormi… Insomma con i giornaletti qualsiasi fessura o semispazio era utilizzabile ma con le videocassette no. Quindi si passava alla tecnica del mascheramento. Ci ricordiamo tutti che le videocassette erano contenute in una custodia no? Questa custodia ospitava la locandina del film, i più maniaci se le stampavano per i film tarocchi che beccavano in giro.  Beh, comunque il” mascheratore” esperto prendeva la custodia di un film serio, magari noioso e ci metteva dentro la videocassetta del “pornazzo”. Toh, per esempio si prendeva Via Col Vento e ci si metteva un film da titolo “Alle donne del castello piace fare solo quello” e lo si metteva in mezzo alle videocassette normali. 
Poi magari capitava qualche parente la sera e diceva: “ Ma guardiamoci Via Col Vento.”. Lì la questione si complicava e quindi bisognava inventarsi una risposta attendibile e fare gli stronzi pagava sempre. 
Quindi si rispondeva: “ No non mi va, quel film mi sta sulle palle.”. 
Che ecco, visto il contenuto della custodia, la frase appena citata non è del tutto erronea… 


P.s Sicuramente vi siete dimenticati di questo pezzo eh?! Menomale che ci sono io!
Ecco a voi gli M83 (gruppo francese) con "Midnight City". Video impressionante...


domenica 17 luglio 2016

Excursus


In uno dei miei pomeriggi “caffettari” si presenta un amico ed iniziamo a chiacchierare sul più ed il meno. Mi racconta che seguendo il mio suggerimento ha fatto la dichiarazione dei redditi online. A noi che ci frega direte voi?  Fatemi raccontare no! Insomma, a quanto pare funziona e questa cosa gli ha permesso di risparmiare 50 euro che altrimenti sarebbero andati al CAF. Insomma ragazzi, finalmente una cosa che più o meno va e ci fa tenere i soldi in tasca. Detto questo, mi fa vedere il braccio e mi mostra uno strano orologio, che poi scopro non essere un orologio. Infatti non ha un display, ma è più un bracciale. Mi racconta che con la modica spesa di 25 euro ha acquistato questo fantastico oggetto, dicendomi che è un contapassi. 
Allora giustamente gli chiedo: “ E che fa sto coso?”. 
Amico risponde: “ Beh conta i passi che faccio durante la giornata.”. 
Faccio io: “A che scopo scusa?". 
Amico: “ Per capire se durante il giorno cammino abbastanza. Infatti l’altro giorno ho camminato molto, lui me l’ha detto ed effettivamente mi sentivo stanco.”. 
Io: “ Il fatto che ti senti stanco è sintomo di fatica infatti.”. 
Continua lui: ”Poi questo coso mi dice pure se dormo bene o dormo male. Infatti, l’altro giorno mi ha detto che ho dormito bene e mi sentivo riposato.”. 
Faccio io: “Beh il fatto che ti svegli riposato, automaticamente indica che hai dormito bene. Hai bisogno che te lo dica quell’aggeggio?  Fammi capire hai risparmiato 50 euro per spenderne 25 acquistando un dispositivo che ti dice cose che già sai?”. Silenzio… 


P.s. Allora cari amici l'estate si fa sentire con la sue brezza serale ci culla e magari in qualche viaggio notturno a finestrini aperti si potrebbe ascoltare questo pezzo che trovato frugando qua e la per la rete. Anni 80 ovviamente... Ecco a voi Valerie Dore con "The Night".
link al brano

lunedì 11 luglio 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.7


Il Sonnolento come giusto che sia, nei giorni successivi studia il percorso per raggiungere il luogo del colloquio. Valuta il treno e i mezzi con i rispettivi orari e quindi si avvia verso l’avventura. Che poi uno fa una marea di calcoli su orari e coincidenze e alla fine non si trova mai un ciufolo.  Beh quel giorno, infatti, il Sonnolento arriva in orario con il treno ma da lì in poi si perde nelle innumerevoli coincidenze con i mezzi. Inoltre essendo inizio estate c’è un caldo boia e l’asfalto della città lo accentua ancora di più. Inizia a grondare sudore. Preso l’ennesimo mezzo ad un tratto si trova in una zona inesplorata della città. A dire il vero non ha proprio idea di dove stia andando. Si guarda attorno nel pullman e vede signore che lo guardano in maniera strana. Lui si spiega tale atteggiamento con il fatto di non fare parte della routine quotidiana delle signore. Il Sonnolento è il nuovo. Il nuovo che avanza direte voi, no, il nuovo che dorme. Il pullman s’infila in un labirinto di strade e dopo un po’ passa in mezzo a dei palazzi di una certa altezza. Il Sonnolento fino ad un tratto ha seguito la strada, ma adesso ha completamente perso cognizione di dove diavolo è. In quei istanti si passa da prima ad attivare lo smartphone e andare so google maps per vedere la propria posizione, per giungere con somma frustrazione a chiedere indicazioni all'autista.  Lo smartphone del Sonnolento non funziona granché, ha l’abitudine di spegnersi ogni volta che va sul servizio di geo-localizzazione. Allora giustamente, spegne e riaccende il telefono e va a chiedere all'autista. Scende alla fermata indicatagli dall'autista e si trova sotto 4 torri messe a rettangolo di almeno 20 piani l’una.  Si avvia verso l’ingresso con l’unica costante sicurezza che l’ha sempre contraddistinto. Il ritardo, un tremendo ritardo…


P.s. Allora quando si "reppa" come si deve bisogna ammetterlo. Con questo pezzo di indubbia carica auguro a tutti un buon inizio settimana. La cantante che vi presento ha vinto X factor nell'ormai ex paese dell'unione europea ( di cui sono contento) e cioè la GB.
Certo non vado pazzo per questo tipo di trasmissioni, ma quando un pezzo è forte bisogna ammetterlo. Ecco a voi Fleur East con "Sax".

domenica 3 luglio 2016

La Cecità 2.0 nr.5


Le problematiche che portò con sé l’introduzione del videotape possono essere riassunte in due. La prima riguarda il luogo di visione e la seconda le dimensioni della videocassetta.  Perché il luogo di visione è una problematica, vi chiederete voi.  Mi spiego.  Partiamo dal presupposto che il vhs ha bisogno di un videoregistratore e questo in genere è posto nella stanza dove tutti guardano la tv.  Questo comporta che per visionare in santa pace la nostra pornostar preferita bisogna fare in modo di avere una certa privacy. Con i giornaletti il problema non si pone, ogni luogo va bene. Della tipologia due cuori una capanna, tradotto in dove c’è un giornaletto c’è casa. Invece con il vhs no, bisogna aspettare che la tv non interessi a nessuno e lì si cerca di organizzarsi al meglio. I primi intrusi sono i genitori allora magari si telefona ad una parente chiedendo di invitare i propri genitori a cena per avere casa libera.  Il metodo più comune però è aspettare che vadano a letto e questo comporta fare le ore piccole. Nel momento che l’ultimo dei genitori va a letto, allora scatta l’operazione cecità. Si prendono le cuffie s’inserisce la videocassetta e si clicca sul benedetto play.  Fatto sta che uno deve prestare attenzione ai movimenti nel corridoio magari e quindi la cuffia la si mette un po’ di sbieco come fanno i DJ. Che figo, cioè uno si può chiamare anche DJ Cecità ci pensate? Che poi magari sul tardi si sente movimento e nella stanza di proiezione compare un genitore e fa: “ Ma è tardi perché non vai a letto?”.  Noi che nel frattempo avevamo rilevato tutto e passato su un canale a caso rispondiamo: “ Si adesso vado, voglio finire di vedere questo…documentario sulla seconda guerra mondiale.”. Beh il canale sul quale abbiamo messo proietta magari un documentario sulle giraffe e il genitore guardando fa: “Che c’entrano le giraffe con la seconda guerra mondiale?”. Al che si risponde inventando: “ Guarda che è la campagna d’Africa ignorante.”.


P.s. Allora eccomi dopo una breve pausa da influenza, con relativo certificato medico per chi non mi volesse credere e vi propongo un pezzo un po' pop ecco. Parlo di David Guetta ,artista di fama internazionale del quale mi ricordai dell'esistenza di questo artista di  con un pezzo. Cioè lo ascoltai e dissi: " Ah ma c'è anche David! Me ne ero dimenticato." Perché David è bravo a trovare uno due ritornelli e farci un brano di successo nella categoria pop-disco. Roba che si canticchia distrattamente, vergognandosene poi...
Ecco a voi dunque il pezzo con cui l'ho ricordato, David Guetta  "Lovers On the Sun".

domenica 19 giugno 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.6


Il Sonnolento dopo essersi svegliato come si deve, va ciabattando al PC e legge le mail. Tra i messaggi trova quello con l’orario e l’indirizzo dove si deve svolgere il colloquio. Si mette su google maps e trova il posto dove lo attendono. Si perché il Sonnolento da “colloquista” ormai navigato si studia la mappa tattica delle zone che deve raggiungere. Spesso gli capita di rifiutare colloqui se questi vengono da zone improbabili da raggiungere. Che ne so, uno non è che può andare in una capanna in mezzo alle montagne a fare chiacchierate e quindi è sempre molto attento alle sedi delle aziende che lo contattano. Metti che ad un certo punto devi prendere la diligenza e durante il percorso c’è un assalto degli indiani, non è bello. 
Altra abitudine che il Sonnolento ha è fare una piccola indagine sull’azienda che lo contatta. Capire con chi si ha a che fare, è importante. Una cosa che tutte le aziende hanno in comune è essere leader.  Insomma non c’è un’azienda che dice: “ Ecco noi siamo bravini nel fare questo o quello.”, sono tutte leader. Sentite come suona bene leader.  Che magari, trovi pure chi è leader nel pascolo delle pecore. Il Sonnolento per esempio è leader nel dormire. Ma poi, questo essere leader chi lo stabilisce? Lo si scrive a cavolo, tanto per. Comunque studiarsi cosa fa l’azienda qui veniamo colloquiati è fondamentale.  Per esempio questo ci permette di interrompere il nostro esaminatore nel momento che dice: “ Non so se lei sa cosa facciamo noi?”.  LÌ con aria sicura interrompiamo e diciamo: “ Si certo, voi siete leader nella gestione delle giraffe nello zoo”, per esempio. Il leader va sempre messo…


P.s. Ragà che ve lo dico a fa... è uscito il nuovo dei Red Hot Chilli Peppers. Quindi ecco a voi Red Hot Chilli Peppers con "Dark Necessities".

domenica 12 giugno 2016

La Cecità 2.0 nr.4


L’evoluzione fa parte dell’uomo.  Egli stesso evolve fisicamente, non si sa in quale direzione ma evolve. Insomma l’evoluzione tocca tutto e in questo tutto ci sono anche i giornaletti. Come un rullo compressore avanza e tutto ciò che ritenevamo indispensabile ad un tratto, puffete, roba vecchia.  Tra i “giornalettisti” che poi magari nel frattempo si erano riuniti in varie congregazioni, alcune dal nome “Dove c’è un giornaletto ci sono io” oppure “ Il mio regno per un giornaletto.”; inizia a comparire il videoregistratore. Cioè si, uno poteva andare a vedere i film “zozzi” al cinema, ma era complicato. Troppe persone, troppi tipi strani e i posti che proiettavano quella roba erano abbastanza sporchi. Insomma avere la possibilità di passare dal giornaletto privato al filmato privato era una gran cosa. Il tutto iniziò con la problematica sulla scelta dell’industria tra i due formati disponibili per la riproduzione video e cioè il VHS e il Betamax. Insomma l’industria audiovisiva non trovava un accordo su quale dei due standard concentrarsi. Risolse tutto il porno, che iniziò a produrre video con il formato VHS, mandando il Betamax che è qualitativamente superiore in soffitta. Passare da delle immagini impresse su un giornaletto a una pornostar che con 6 m di lingua fuori ci saluta fu un grande passo avanti. Avere un "bagascione" mal truccato che si muove lì nel nostro televisore, fu come la scoperta di Lumiére per il pornoUn piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per la cecità. Il passaggio dai giornaletti al videotape portò con sé grandi problematiche di organizzazione.  


P.s. Ragazzi magari sarò scocciante portandovi un altro pezzo di questo gruppo, ma io sono andato in fissa con questo brano che sento ripetutamente in auto come un rimbambito. E' poco ripetitivo e molto elaborato nelle sonorità che propone. Dategli un'occhiata. Ecco a voi dunque Moderat con " Reminder".

domenica 5 giugno 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.5


Il Sonnolento nei giorni successivi al Job Meeting si cimenta nella cosa che gli riesce meglio… dormire. Il suo lo aveva fatto, aveva contattato, interrogato, inviato mail alle aziende che aveva conosciuto, quindi aveva diritto al suo meritato riposo. Peccato che in una di quelle mattine sonnacchiose lo desta una telefonata. Chi sarà mai a telefonare appena mattina? (Erano le 10…) Si perché per il Sonnolento le 10 è prima mattina. Lui è abituato ad avere una giornata che inizia lenta per inoltrarsi fino a tarda notte, ripromettendosi di alzarsi prima la mattina seguente. Promessa che disattende con una certa costanza. Beh, fatto sta che il Sonnolento destato dalla telefonata, alza la cornetta e farfuglia un pronto tutto impastato. Dall’altro lato una voce vivace, che faceva intendere che la giornata era iniziata da un pezzo gli dice: ”Buongiorno, lei ci ha lasciato un CV e siamo la “svstpa S.P.A” e vorremmo organizzare un colloquio. Per lei va bene domani alle 154355 e 30?”. Ecco questo è quello che comprende il Sonnolento della telefonata. Non è proprio tutta colpa del sonno il fatto che non ci capisce un cazzo, ma è proprio che il nome dell’azienda che invita al colloquio viene pronunciato molto velocemente. Tutti che chiamano e danno i nomi meno comprensibili possibile.  Probabilmente ciò è dovuto al fatto che magari i dipendenti del personale che chiamano per organizzare un colloquio, si vergognano del nome dell’azienda, oppure visto che queste cambiano nome di frequente, non si ricordano più di quale cavolo di azienda fanno parte. Il Sonnolento con astuzia si salva dal casino e chiede che gli venga inviata una mail con tutti i dati.


P.s. Allora scartabellando youtube come ogni tanto faccio sono finito ad ascoltareun pezzo di Ròisìn Murphy. Chi cavolo è questa mo direte voi? Cavolo ne so. Cioè non lo sapevo, ma poi mi sono informato ed ho scoperto che è la cantante del duo Moloko. Assolutamente una cantante fuori dalla norma con grandi doti artistiche e canore. A chi piace ascoltare pezzi elaborati ed innovativi consiglio di non perdere d'occhio questa artista. Un esplosione di genialità.. un po alla Bjork per intenderci. I suoi video (diretti da lei) poi sono un assoluto spettacolo per gli occhi. 
Ecco a voi dunque Ròisìn Murphy con "Ten Mile High".


domenica 29 maggio 2016

La Cecità 2.0 nr.3


Organizzare la camera con nascondigli per i giornaletti in modo che sembri un luogo casto, non è facile. Soprattutto quando questi continuano a crescere in numero. Allora s’inizia ad utilizzare altri ambienti, la soffitta, il garage, qualche ripostiglio degli attrezzi e perché no anche la rete sotto il materasso. Qualcuno si è prodigato nel costruire doppi fondi e i più arditi cunicoli sotterranei illuminati da lampadine doverosamente rosse. Ovviamente i nascondigli sono suddivisi per epoche e star. Qui mi rifaccio al famoso archivio della serie di post della Cecità. Così si decide di tenere a portata di mano il materiale più “interessante” spostando nei nascondigli secondari i giornaletti ormai “usati”. Però ecco, uno magari ha voglia di rivivere il passato e quindi si reca presso questi nascondigli a visionare ricordi ormai lontani…  Fatto sta che l’archivio generale ad un tratto diventa vasto ed affollato. Allora succede che la nostra adorata madre, un giorno per non si sa quale ragione, decide di pulire sotto quel mobile dove non aveva mai pulito e lì scopre un pezzo del nostro archivio. Ma tenere lo sporco no?  La cosa in genere succede quando uno non è in casa e al ritorno viene accolto con la frase. “ Ho buttato la porcheria che tenevi sotto l’armadio!”.  Un imbarazzo bestiale, seguito da un forte shock per il pezzo di archivio perso. “ Nooo lì tenevo quella vestita da cappuccetto rosso con le tette grosseee! C'era anche Heidi in reggicalze che frusta Peter!”. Ragazzi io la dico così eh, ma magari chi ha inventato le grandi basi dati, teneva un archivio di giornaletti organizzato e da lì ha tratto l’idea!


P.s. Come sempre i tedeschi si confermano al top nella musica elettronica. A dimostrazione di ciò vi propongo i Moderat un gruppo nato a Berlino nel 2002. Pensate che i loro primo album è uscito sette anni dopo che il gruppo è stato fondato. Il brano che vi propongo lo conoscete tutti sicuramente visto che è stato usato in svariate pubblicità.
Ecco a voi dunque Moderat con "A New Error". Buon ascolto :-).

domenica 22 maggio 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.4


Lasciata una copia del CV anche allo stand dei “romani” il Sonnolento si aggira un altro po’ per il Job Meeting guardando le ragazze vestite “fashion style job”. Questo stile è usato dalla maggior parte del sesso femminile sul luogo di lavoro. La composizione è di una camicetta, possibilmente scollata una gonna di lunghezza media e dei tacchi di una moderata misura. Il tutto condito con un’ottima acconciatura e del trucco. Insomma uno stile appariscente, ma non troppo, a voler dire: “ Potrei essere zoccola, ma no”. Che tipo al selezionatore potrebbe venire la curiosità di sapere se è una ragazza di facili costumi e quindi assumerla per un periodo di prova.  Egli è ignaro del fatto che le donne sono scaltre ed una volta assunte sanno mantenersi il posto con le buone o le cattive. Invece i ragazzi, cioè che si mettono dai. Giacca e cravatta no, mica facciamo gli assicuratori. Una camicia magari ecco e sotto un jeans con scarpe da ginnastica.  La cravatta manco a pensarci, al limite una giacca casual. Tanto voglio dire, fare arrapare i selezionatori è impossibile a meno che non abbiano gusti particolari e lì è forse meglio evitare. Mettersi scollato o a gambe da fuori per un uomo è imbarazzante e questo mostra quanto il sesso maschile sia svantaggiato. Oddio, magari una coscia pelosa può pure piacere non so… Tutto questo il Sonnolento l’ha capito da qualche tempo e quindi neanche la camicia si è messo per intenderci. Fa due, tre chiacchiere in giro lascia pochi CV, perché è meglio risparmiare carta e poi se ne va lamentandosi di quanto è inutile partecipare al Job Meeting.


P.s. Allora mi è capitato di ascoltare questo pezzo di Alan Walker e devo dire che il brano prodotto da questo smanettone digitale è un gran pezzo. A sensazione, sembra che si ispiri a Schiller, un grande della musica elettronica. Se non conoscete Schiller vi consiglio di cercare i suoi pezzi. :-) Ecco a voi dunque Alan Walker con "faded".

lunedì 16 maggio 2016

La Cecità 2.0 nr.2


Il primo di una serie di giornaletti purtroppo. Un abisso senza fine. A dirla tutta per non accumulare troppe riviste si ricorre all’amico. Cioè andare spesso dall’edicolante è fastidioso, s’inizia per essere scambiati per maniaci. Allora magari ci si manda l’amico, dopo una eventuale colletta. Compra un giornaletto che sarebbe suo, perché la faccia con l’edicolante ce l’ha messa lui, ma visto la colletta, il giornaletto è un po’ a disposizione di tutti. Possiamo quindi dire cari amici che il vero precursore dello sharing è il giornaletto sharing. Altro che car sharing e altre fandonie. Lo sharing lo si deve al porno, al giornaletto custodito in una cantina o in un capanno di un giardino disponibile a fasce orarie per tutti. Ovviamente non bisogna accavallare gli orari per non finire in situazioni spiacevoli. D'altronde la macchina, la guida solo uno no? 
Poi c’è chi si organizza in maniera diversa. L’edicolante ti conosce? Ok allora si frequentano più edicolanti di qua e di là comprando quello che ci pare. Il problema di questa scelta è del tutto organizzativa. Escludendo il fatto che i vari edicolanti si conoscano e si preoccupano per la nostra fase di cecità, il problema principale resta dove nascondere la quantità di materiale accumulata. Insomma stì' giornaletti dove li nascondo? Lì i 4 presi in matematica, i 3 presi in scienze si dimostrano palesemente falsi.  L’ingegno si aguzza e s’iniziano ad usare i doppi fondi degli armadi, lo scaffale con riviste di elettronica che sono tutt’altro tranne la copertina, le scrivanie opportunamente organizzate fino ad inventarsi qualcosa con il lampadario. Il tutto è riposto in equilibrio molto instabile e bisogna pregare affinché mamma facendo le pulizie non finisca seppellita sotto una frana di giornaletti.


P.s. Allora non sono impazzito, ma vi propongo un pezzo di Madonna. In generale non seguo il pop, e tanto meno  i cantanti che lo fanno, ma spesso questi personaggi avviano collaborazioni con gruppi molto sperimentali e riescono a produrre dell'ottima musica. Ecco che quindi vi propongo un pezzo che Madonna ha fatto con i Massive Attack. Madonna " Frozen".