lunedì 1 agosto 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.8


Beh era fine giugno e si era affacciato il primo caldo dell’anno. Un tremendo caldo, insomma quegli anticipi d’estate che fanno presagire che si "schiattera". Il Sonnolento con affanno superata la reception prende l’ascensore per il sesto piano. Era da un pezzo che non saliva ad un sesto piano e la cosa lo metteva un po’ a disagio. Chiuse le porte dell’ascensore capisce che avrebbe lottato con il caldo per tutto il giorno, infatti, non essendo condizionato iniziarono da subito a scendergli i primi rivoli di sudore. Dopo una serie di rumori poco rassicuranti, l’ascensore si ferma al sesto liberandolo da qualche preoccupazioni sulla manutenzione italiana. Alla vista del piano, osserva gli ambienti dell’azienda che da lì a poco lo avrebbe colloquiato.  Uno si aspetta di vedere quei locali da telefilm no.  Arredi in ordine, gente che si muove indaffarata per le stanze. Magari anche un arredo moderno, roba avveniristica insomma. Quello che si presenta davanti agli occhi del Sonnolento invece è un ambiente vissuto, cavi penzolanti e disordine. Una bacheca con qualche foglio appiccicato storto con una puntina, un tremendo giallore di pareti e soffitto a dimostrazione del fatto che erano luoghi sin troppo vissuti e che magari richiedevano una tinteggiata. Insomma la prima vera azienda che il Sonnolento vede è una porcheria. Egli però non si scoraggia, si presenta alla prima testolina che sbuca da qualche porta e chiede dove deve recarsi. Diciamoci la verità il Sonnolento ormai è disilluso dal mondo del lavoro e non si aspetta nulla da questo colloquio. Continua a lottare solo perché non si vuole arrendere.


P.s. Eh beh, c'è l'estate sapete? Io sto schiattando e spero che voi ve la passiate meglio. Devo dire però che la sera farsi qualche giro in auto con i finestrini aperti è veramente inebriante. Non so perché ma a queste situazioni vedo adatto un pezzo di Bryan Ferry. Non conoscete Bryan Ferry? Male, molto male... ecco a voi dunque con un bellissimo video , come al suo solito, Bryan Ferry con "Dont stop the dance".

2 commenti:

Elecktra ha detto...

La descrizione degli uffici è perfetta.sono riuscita ad immaginare molto bene il luogo.continua così! Ciao Quinto :*

Quinto&Quinto ha detto...

Uh sono riuscito a fare immaginare tutto. Forte!