Non so esattamente quale è la data in cui fu introdotta la
chat, ma il Sonnolento ne venne a conoscenza verso la fine degli anni 90.
L’ambiente in cui si è diffuso inizialmente è quello più incline alla
sperimentazione e cioè l’universitario. Guarda caso Facebook, Snapchat etc.
etc. nascono in questo contesto. È il giusto posto dove si fonde la pazzia con
la genialità e una grande quantità di “fancazzismo”. Diciamoci la verità, chi
chattava negli anni 90? Essendo l’oggetto chat diffusa principalmente in
ambiente universitario, possiamo dire che si trattava di un’esigua minoranza.
L’Italia non era per niente pronta alla chat, non aveva proprio la mentalità
per considerarla una cosa normale. L’idea di scrivere con una persona che non
si vede e non si conosce, che potrebbe spacciarsi per chiunque era vista come
malattia. Era il posto dove si rifugiavano le persone con problemi seri di
socializzazione. Un gioco perverso con il PC senza alcun significato. All’uni però il “fancazzismo” impera e cosi il
Sonnolento fu facilmente convinto ad entrare a fare parte del mondo della chat.
Il prodotto in gran voga allora era ICQ. Una specie di Messenger che permette
di dialogare con tutto il mondo con pochi dati. Attualmente da come ho
verificato esso esiste ancora ma non ha più la libertà di comunicazione che
aveva all'epoca. Il Sonnolento infatti s’installa ICQ e dopo essersi messo in
comunicazione con gli amici dell’uni, con i quali scambia qualche opinione di
studio e qualche presa per il culo, aggiunge dei contatti a casaccio (donne).
Molte delle donne che aggiunge sono straniere e si trova a chattare addirittura
con una ragazza della Turchia. Ovviamente in inglese, ottima cosa per esercitarsi
con la lingua. Di questo però il Sonnolento evita di parlare fuori dall’ambiente
universitario, per non essere tacciato come malato…
P.s. Allora per chi non la conoscesse presento Tracy Chapman, cantante che si arma di una chitarra e affronta un intero stadio nel piccolo intermezzo dedicatogli. Oltre ad essere un ottimo pezzo dal testo poetico (rifatto ultimamente), la cosa per la quale apprezzo questa cantante è il fatto di essere riuscita a mantenere in silenzio un intero stadio con una semplice chitarra. Verificate voi stessi Tracy Chapman "Fast Car".