domenica 26 febbraio 2012

I Tre Amigos

In una bellissima giornata di sole e clima temperato come qualcuna di queste che inizia ad affacciarsi, i tre amigos decisero di farsi un giro in auto. Il gruppo era composto da Capello Incasinato, Ciuffo Violento ed Attilio. L’auto in questione era una bellissima Renault 5 vecchio tipo di colore arancione. La vettura apparteneva a Capello Incasinato ed era chiamata “scorza di mandarino” per via del colore sgargiante.
I tre saliti in macchina iniziarono quindi un giro per i vicoli e le stradine del paesotto. Gli occupanti erano disposti secondo il seguente ordine: Alla guida Capello Incasinato, al suo fianco Ciuffo Violento e da solo dietro Attilio.
Attilio aveva da un po’ sposato la filosofia delle chiappe nude e non perdeva occasione di mostrarle a chicchessia. Al passaggio sotto la casa di una dolce donzella non perse quindi l’occasione e sfoderò il suo pezzo migliore. Chiappe appiccicate al vetro del finestrino dietro in bella mostra. Caso volle che la ragazza incuriosita dal rumore dell’auto di passaggio si affacciò e vide la scena..
In macchina dopo questa denudazione ci fu il panico al punto che ogni volta che l’autista sentiva sfiorarsi la spalla terrorizzato diceva: ”Levalo! Le sto culo!”.
Attilio candidamente rispondeva: “ Ma è la mia testa…”
In uno dei giorni che seguirono Ciuffo Violento e Attilio incontrarono la ragazza vittima dell’esibizione chiappesca che gli disse: ” l’altro giorno vi ho visti, siete passati sotto casa mia. Davanti c’erano capello incasinato e ciuffo violento, ma quello dietro..quello dietro non l’ho riconosciuto, aveva una faccia strana. Chi era?”.
Ho scritto questa simpatica scenetta per ricordare un amico da poco scomparso.
Ciao Attilio.
link al brano

P.s. Chiedo scusa all'autore del commento a questo post, ma l'ho perso perche mi si è incasinato il blog.

domenica 19 febbraio 2012

Il Nulla

Eh beh il festival ha fatto 11 milioni di ascolto. Un sesto della popolazione italiana se non di più l’ha guardato. Che roba.
Non si sa se guardavano i cantanti o la farfalla, comunque sono tanti. Onestamente a quest’ora ancora non so chi ha vinto e la cosa mi rende molto felice.
Il grande fratello? Si difende bene nonostante i suoi acciacchi, lo guardano ancora in tanti.
Le serie tv? Si spostano di orario in orario di canale in canale inseguendo e a volte imponendo un ascolto.
I compensi dei presentatori e dei direttori dei Tg aumentano in base all’ascolto. La pubblicità rende secondo quanto è seguito il programma che la contiene.Un meccanismo ben oleato che si autoalimenta da solo.
Tutto dipende dai dati d’ascolto forniti dall’Auditel. Sono dati certi eh, forniti con un’accuratezza assoluta, su un campione di 5163 famiglie. Se supponiamo la media di un figlio per famiglia, parliamo di 15489 persone. Sono tantissime! Peccato che la popolazione italiana in questo momento si aggira sui 60 milioni. Oh mamma! Per chi ha dimestichezza con la statistica un campione cosi piccolo è pura eresia. Da strapparsi i capelli.
Mi spiego con un esempio.
Immaginate di entrare in uno stadio che ospita 40000 persone. Secondo l’Auditel se conoscete 10 persone, potete caratterizzare come gusti e opinioni le restanti 39990.
Ops! Crolla il castello dell’Auditel. Si scopre che la tv si regge sul nulla. Il nulla che fa il nulla, ma genera soldi per tutti. Mi guardo un cartone va!

P.s. Qualcuno conosce Edie Brickell?..sicuramente tutti.
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domenica 12 febbraio 2012

S.Valentino E Ripercussioni

Tra qualche giorno è la festa degli naaaammmmuraaaaaaat, ricorrenza che trovo francamente e anche francescamente inutile. Chi ha deciso che ci deve essere una festa per gli naaaammmuraaaaaat? E soprattutto perche devo comprare i Baci che so cioccolatini come gli altri e me costano un occhio?
L’amore è una festa che si celebra quando ci pare, figuriamoci se servono delle regole per festeggiarlo. Io con la mia indole ribelle non uso seguire regole inutili… ( direte voi che ce frega di te giustamente ).
Diciamoci la verità, qualsiasi festa va bene purché alimentiamo il consumismo. Se la nostra ragazza vuole festeggiare S. Valentino non c’è scampo, tocca partecipare allo spendere soldi generale. Giustamente molti acquistano in rete, dove si trovano non indifferenti risparmi. Voglio quindi fare servizio pubblico e svelare una delle tattiche più diffuse per le truffe.
Come molti di voi anch’io ho un conto online per gli acquisti, nel mio caso è PayPal. Per accedere ai nostri conti i truffatori hanno bisogno di due cose: username(nome utente) e la password. L’username è in genere la nostra mail principale e la possono acquisire dalle nostre iscrizioni a vari gruppi e siti in rete. La password si recupera mandando una mail fasulla, spacciandosi per servizio clienti PayPal come nel mio caso.
Come si fa a riconoscere una mail fasulla?
L’immagine in alto a sinistra di questo blog è la mail fasulla che ho ricevuto di PayPal. Se ci cliccate sopra, la ingrandite la potete vedere bene.
Primo indizio: Sopra sottolineato in rosso da me, si nota che il mittente è servizio clienti Wind. Vi pare che PayPal usa Wind per mandare mail?
Secondo indizio: L’italiano peggiore del mio usato nella parte segnata in rosso.
Ultimo e più grave indizio: Dato dal passaggio con il mouse sul link alla pagina (vai al tuo conto), che fa aprire la finestrina cerchiata in rosso che specifica il percorso che seguiremmo se cliccassimo sul collegamento. Se leggete bene c’è scritto: www.citron-cannelle..etc.etc. (ops non è quello di PayPal).
Ebbene cliccando li finireste su una pagina simile a quella del vostro conto dove dovreste inserire username e password, che cosi verrebbero rubati.
Il mio consiglio (che poi sarebbe quello di Ale) è quello di salvare i collegamenti ai siti dei vostri conti tra i preferiti del browser (firefox, chrome, explorer, etc.) e di usare sempre l’accesso tramite i preferiti e non i collegamenti nelle mail per i vostri conti.
Uomo avvisato mezzo salvato, donna avvisata salvata tutta…le donne so più intelligenti si sa. Buona navigazione..

P.s. Incredibile scoprire quanta musica classica ascoltiamo senza accorgercene. Che ne dite di Bach?
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domenica 5 febbraio 2012

Oh Man!

Nell’epoca del fashion style contano molto i simboli e Il più importante tra essi è New York. Si può fare tutto e il contrario di tutto, ma se non lo fai a New York non sei nessuno.
Vogliamo paragonare lo straccione di New York allo straccione nel resto del mondo? Non sia mai! Fare lo straccione a New York è il sogno di qualsiasi straccione. Li diventi straccione fashion..mica robetta.
Una serie o film tv americana può essere di spessore se non è ambientata a New York? Secondo la TV la vita in quella città si svolge come una sfilata di moda. Tacchi alti, abiti da sera, locali chic. Insomma tranne che lavorare si fa tutto. Siamo sicuri che si vive cosi li, oppure stiamo parlando di una città in declino come il paese a cui appartiene? Ormai i cinesi la stanno comprando pezzo a pezzo e si permettono addirittura di mandare messaggi pubblicitari sugli enormi display in Times Square invitando gli americani a non sperperare risorse (saggio consiglio sono zozzoni mondiali).
S’intervista un’artista americano e gli si chiede dove vive. Egli esclama: “Oh man!” esclamazione che da una certa importanza e poi aggiunge: ”In New York.” con tono da uomo vissuto. Magari vive in uno scantinato in canotta con la birrozza in mano, ma cavolo lo fa a New York.
Se poi si sente qualche intervista a qualche ragazzo/a italiano/a che sta in America si scopre che anche lui/lei vive a New York.
L’intervistatore chiede: ” Che fai a New York?”.
Lui o lei risponde: “L’università.”.
L’intervistatore: ”Che facoltà?”. Uno si aspetta una facoltà complessa tipo, ingegnere nucleare intrinseco autonomo oppure economia e finanza globalizzata Features, BTP, Bund, Spread etc. etc.
Invece qual è la risposta?...” Faccio scienze dell’educazione.”.
Insomma si fa la vacanza. Facciamo i fighi con i soldi di papà? E i genitori? Faranno i fighi con i parenti e gli amici…”mio figlio\a sta a New York”. Estiquazzi lo vogliamo dire?
In passato bastava comprarsi una bella macchina per fare bella figura, ma che volete fare i tempi cambiano, la globalizzazione. ..Quindi se vi trovate a parlare con amici e vi si calcola poco, vi consiglio di pronunciare le parole New York e vedrete che tutti vi guarderanno con attenzione. Poi magari potete sparare una marea di minchiate ma cavolo avete pronunciato New York!

P.s. Nel brano "viteo" che presento lui chiacchiera con il signore, ovviamente il signore non gli risponde, ma il cantante sostiene di conoscere le risposte..forte Phil Collins.
Dimenticavo..la batteria la suona lui mentre canta, da come si vede nel live.
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