martedì 24 ottobre 2017

Un Matrimonio Perfetto nr.5


Il tempo scorre e lascia i suoi segni. Inesorabilmente si abbatte sulle persone e a Sofia viene a mancare l'ultimo genitore rimasto, la madre. Secondo la legge la quale afferma, che l’unica costante nella vita è che tutto cambia, la moglie di Pisolo eredita per modo di dire l’appartamento del genitore. Questo impone un trasferimento dalla casa con ampio spazio in cui vivevano e per la quale pagavano un affitto irrisorio, al nuovo appartamento in centro. Certo che passare da un posto circondato dal verde alla nuova locazione, comporta una scelta dolorosa sugli animali domestici da portarsi dietro. A dire il vero Pisolo che adora la vita in campagna, non è molto d’accordo, ma alla fine cede al trasferimento ed in due decidono di lasciare i gatti al vicinato e portasi dietro i due cani. In poco tempo i due si ambientano perfettamente nell'appartamento al centro, prendendosi cura dei due animali ed educandoli al nuovo stile di vita. Quindi tutto come prima? No. Qualcosa stava cambiando nell'inconscio di Sofia. L’appartamento che in fin dei conti è suo, gli da una consapevolezza d’indipendenza e di autodeterminazione, che lentamente la porta a vedersi con un ruolo diverso nella coppia.


P.s. Scusate il ritardo del post, ma mi sono ammalato...gh. Comunque mentre andavo dal dottore ascoltavo un auto questo pezzo dei Kasabian, che si adatta perfettamente a questa storia. Ecco a voi dunque Kasabian - Where Did All The Love Go?

martedì 17 ottobre 2017

Il Sonnolento E La Chat nr.9


I social sono nati per confrontarsi per conoscersi e per tale motivo entrano nella società italiana fino a quel momento fatta di famiglie chiuse nel loro riserbo con un devastante impatto. Entro le quattro mura dove prima il dialogo ed il confronto era con i propri familiari, adesso esiste uno strumento che mette a paragone le vite private, mostrandone lacune è pregi. La cosa mette a dura prova l’autoconsapevolezza sul tipo di vita che si ha. Al punto tale dal interrogarsi se si è felici, se è possibile una vita migliore di quella attuale. Non ci sarebbe nulla di male sul valutare la propria condizione di vita partendo dalle informazioni che ci giungono dai social, ma se questo avviene senza essere maturi per gestire tali mezzi la cosa è deleteria. Il Sonnolento lo sa da tempo ormai che in rete spesso si scambiano lucciole per lanterne e la cosa non lo coinvolge più di tanto, ma la società italiano che fino ad allora era rimasta fuori dal mondo virtuale, passa dal non comunicare al ricevere una quantità di informazioni enorme. Tutti questi dati corredati da immagini e frasi ad effetto spesso vengono distorti e mal compresi. Si parte con l’instaurare legami di chat con i propri familiari, per passare agli amici e infine agli amici degli amici (sconosciuti). Il mondo virtuale e quello reale si mischiano. Si trovano soluzioni ai propri problemi reali che spesso non funzionano, visto che non tutto è generalizzabile in rete. Si instaurano relazioni sentimentali virtuali, che pongono un nuovo problema. Tutto questo il Sonnolento lo aveva già vissuto, ma con la testa di un universitario, conscio del mezzo che usa, non come un marito o madre di famiglia che fino ad allora demonizzavano la rete.


P.s. Allora interrompo un attimo la saga dei pezzi da videogames per introdurre un pezzo proveniente da un famosissimo manga e cioè Cowboy Bepop. A chi non ha avuto modo di vederlo, consiglio vivamente di farlo visto che il cartone è abbastanza vecchio da essere visionabile. Comunque a questo cartone per quanto riguarda la colonna sonora ci si è decicata Yoko Kanno con una fantastica colonna sonora fatta di vari pezzi con vari generi musicali. Ecco a voi dunque Cowboy Bebop - Gotta knock a little harder

lunedì 9 ottobre 2017

Immigrazione all'Amatriciana


Non mi ritengo né populista né razzista in questo discorso che farò e vi prego prima di giudicarmi di leggere e comprendere bene le mi parole. Io stesso sono stato migrante e so cosa vuol dire esserlo. Oggi ormai siamo tutti un po’ migranti. Fatto sta, che la nostra migrazione è regolata e ben gestita dai paesi  dove ci rechiamo, che hanno raggiunto un progresso pari o superiore al nostro. Il nostro paese stranamente si dimentica di appartenere a questa categoria, per la bramosia di ricchezza che ha chi lo gestisce.  Non sto a discutere sul fatto se è giusto aprire le porte a tutti o no, ma sul come questo viene fatto. La possibilità del poter acquisire fondi europei e donazioni di gente con cuore, fa dimenticare che questi soldi servirebbero alla gestione di questi flussi e non al personale arricchimento. Per esempio, Il fottersene del fatto che questi flussi comportano la ricomparsa di malattie da noi sconfitte, mostra fino a che punto questa migrazione viene gestita con delegando ad altri. Le città sono il punto di riferimento di tale migrazione ed in esse si manifestano i maggiori casi di malaria per esempio. Per tale motivo queste vengono poste in “quarantena” per chi vi ci transita, per quanto riguarda la donazione di sangue. Cioè ad essere precisi, i residenti non possono donare fino a novembre e chi vi ci transita può farlo a patto che presenti una autocertificazione dopo 5 giorni dalla donazione. Che autocertificazione vi chiederete voi?  Un pezzo di carta prestampato, da noi poi datato e firmato, dove dichiariamo di non aver contratto la malaria nei 5 giorni successivi alla donazione. Tale documento va consegnato il quinto giorno all'ospedale, altrimenti la nostra donazione viene cestinata. Ovviamente questa cosa non solo ha messo in grave difficoltà le strutture sanitarie per quanto riguarda le disponibilità di sangue, ma ha responsabilizzato legalmente i donatori. Mi spiego meglio. Ammettiamo che io effettui una donazione e mi ammali di malaria, che malauguratamente scambio per influenza. Certificando con quel documento che non ho la malaria, la colpa della trasmissione della malattia al paziente che riceve la donazione ricade su di me. Questo giustamente, non può che favorire l'integrazione no?

P.s. Il pezzo che vi propongo ehm... si vabè altro gioco della play e cioè Metal Gear. L'originale è di David Bowie , ma la versione rivista di Midge Ure proposta dal gioco mi piace assai.
Ecco a voi dunque: Midge Ure - The Man Who Sold The World

lunedì 2 ottobre 2017

Un Matrimonio Perfetto nr.4


Il problema dei matrimoni è il dopo matrimonio. Cioè si è bello organizzare è fantastico festeggiare, ma dopo l’evento si torna come prima. Se funziona prima, funziona anche dopo, non cambia un cazzo. Si gira con un pezzo di ferro al dito e con qualche responsabilità in più. Sono proprio queste responsabilità a far muovere Pisolo alla ricerca di un impiego, che gli permetta di sostenere il legame. Pisolo rinuncia al percorso post laurea e si arrabatta con lavoretti, lei fa la stessa cosa. I due navigano per anni in difficoltà economiche e più di una volta intervengono i genitori a dare una mano. Spesso e volentieri devono rinunciare a seguire gli amici durante alcune festività, perché non in grado di permettersi certe spese. Pisolo per un periodo trova un lavoro all'estero e per un po’ vivono fuori dall'Italia guadagnando bene. Rientrano in Italia con cospicuo gruzzolo alla fine del lavoro, ma sperperano tutto nei mesi a venire. Insomma si scopre che i problemi economici della coppia, non sono solo dovuti alle difficoltà lavorative, ma anche al fatto che hanno entrambi le mani bucate. Beh che dire, una bella coppia.


P.s. Come si è capito il genere predominante di FIFA 17 è l'elettronica. Ecco a voi dunque:
Digitalism - "Sgangri La"