domenica 24 luglio 2016

La Cecità 2.0 nr.6


Eravamo rimasti al problema dei VHS. È di questi giorni la notizia che l’ultima azienda che produceva videoregistratori VHS ha chiuso. Torniamo però alle problematiche che il VHS presentava per la cecità. Abbiamo già detto che si era costretti ad effettuare la visione della nostra amatissima pornostar miss Cecità in un luogo prestabilito. Questo per la disposizione del videoregistratore in una stanza specifica. L’altro ostacolo da superare era la dimensione delle cassette VHS, enormi… Insomma con i giornaletti qualsiasi fessura o semispazio era utilizzabile ma con le videocassette no. Quindi si passava alla tecnica del mascheramento. Ci ricordiamo tutti che le videocassette erano contenute in una custodia no? Questa custodia ospitava la locandina del film, i più maniaci se le stampavano per i film tarocchi che beccavano in giro.  Beh, comunque il” mascheratore” esperto prendeva la custodia di un film serio, magari noioso e ci metteva dentro la videocassetta del “pornazzo”. Toh, per esempio si prendeva Via Col Vento e ci si metteva un film da titolo “Alle donne del castello piace fare solo quello” e lo si metteva in mezzo alle videocassette normali. 
Poi magari capitava qualche parente la sera e diceva: “ Ma guardiamoci Via Col Vento.”. Lì la questione si complicava e quindi bisognava inventarsi una risposta attendibile e fare gli stronzi pagava sempre. 
Quindi si rispondeva: “ No non mi va, quel film mi sta sulle palle.”. 
Che ecco, visto il contenuto della custodia, la frase appena citata non è del tutto erronea… 


P.s Sicuramente vi siete dimenticati di questo pezzo eh?! Menomale che ci sono io!
Ecco a voi gli M83 (gruppo francese) con "Midnight City". Video impressionante...


domenica 17 luglio 2016

Excursus


In uno dei miei pomeriggi “caffettari” si presenta un amico ed iniziamo a chiacchierare sul più ed il meno. Mi racconta che seguendo il mio suggerimento ha fatto la dichiarazione dei redditi online. A noi che ci frega direte voi?  Fatemi raccontare no! Insomma, a quanto pare funziona e questa cosa gli ha permesso di risparmiare 50 euro che altrimenti sarebbero andati al CAF. Insomma ragazzi, finalmente una cosa che più o meno va e ci fa tenere i soldi in tasca. Detto questo, mi fa vedere il braccio e mi mostra uno strano orologio, che poi scopro non essere un orologio. Infatti non ha un display, ma è più un bracciale. Mi racconta che con la modica spesa di 25 euro ha acquistato questo fantastico oggetto, dicendomi che è un contapassi. 
Allora giustamente gli chiedo: “ E che fa sto coso?”. 
Amico risponde: “ Beh conta i passi che faccio durante la giornata.”. 
Faccio io: “A che scopo scusa?". 
Amico: “ Per capire se durante il giorno cammino abbastanza. Infatti l’altro giorno ho camminato molto, lui me l’ha detto ed effettivamente mi sentivo stanco.”. 
Io: “ Il fatto che ti senti stanco è sintomo di fatica infatti.”. 
Continua lui: ”Poi questo coso mi dice pure se dormo bene o dormo male. Infatti, l’altro giorno mi ha detto che ho dormito bene e mi sentivo riposato.”. 
Faccio io: “Beh il fatto che ti svegli riposato, automaticamente indica che hai dormito bene. Hai bisogno che te lo dica quell’aggeggio?  Fammi capire hai risparmiato 50 euro per spenderne 25 acquistando un dispositivo che ti dice cose che già sai?”. Silenzio… 


P.s. Allora cari amici l'estate si fa sentire con la sue brezza serale ci culla e magari in qualche viaggio notturno a finestrini aperti si potrebbe ascoltare questo pezzo che trovato frugando qua e la per la rete. Anni 80 ovviamente... Ecco a voi Valerie Dore con "The Night".
link al brano

lunedì 11 luglio 2016

Storia Di Un Ordinario Fallimento nr.7


Il Sonnolento come giusto che sia, nei giorni successivi studia il percorso per raggiungere il luogo del colloquio. Valuta il treno e i mezzi con i rispettivi orari e quindi si avvia verso l’avventura. Che poi uno fa una marea di calcoli su orari e coincidenze e alla fine non si trova mai un ciufolo.  Beh quel giorno, infatti, il Sonnolento arriva in orario con il treno ma da lì in poi si perde nelle innumerevoli coincidenze con i mezzi. Inoltre essendo inizio estate c’è un caldo boia e l’asfalto della città lo accentua ancora di più. Inizia a grondare sudore. Preso l’ennesimo mezzo ad un tratto si trova in una zona inesplorata della città. A dire il vero non ha proprio idea di dove stia andando. Si guarda attorno nel pullman e vede signore che lo guardano in maniera strana. Lui si spiega tale atteggiamento con il fatto di non fare parte della routine quotidiana delle signore. Il Sonnolento è il nuovo. Il nuovo che avanza direte voi, no, il nuovo che dorme. Il pullman s’infila in un labirinto di strade e dopo un po’ passa in mezzo a dei palazzi di una certa altezza. Il Sonnolento fino ad un tratto ha seguito la strada, ma adesso ha completamente perso cognizione di dove diavolo è. In quei istanti si passa da prima ad attivare lo smartphone e andare so google maps per vedere la propria posizione, per giungere con somma frustrazione a chiedere indicazioni all'autista.  Lo smartphone del Sonnolento non funziona granché, ha l’abitudine di spegnersi ogni volta che va sul servizio di geo-localizzazione. Allora giustamente, spegne e riaccende il telefono e va a chiedere all'autista. Scende alla fermata indicatagli dall'autista e si trova sotto 4 torri messe a rettangolo di almeno 20 piani l’una.  Si avvia verso l’ingresso con l’unica costante sicurezza che l’ha sempre contraddistinto. Il ritardo, un tremendo ritardo…


P.s. Allora quando si "reppa" come si deve bisogna ammetterlo. Con questo pezzo di indubbia carica auguro a tutti un buon inizio settimana. La cantante che vi presento ha vinto X factor nell'ormai ex paese dell'unione europea ( di cui sono contento) e cioè la GB.
Certo non vado pazzo per questo tipo di trasmissioni, ma quando un pezzo è forte bisogna ammetterlo. Ecco a voi Fleur East con "Sax".

domenica 3 luglio 2016

La Cecità 2.0 nr.5


Le problematiche che portò con sé l’introduzione del videotape possono essere riassunte in due. La prima riguarda il luogo di visione e la seconda le dimensioni della videocassetta.  Perché il luogo di visione è una problematica, vi chiederete voi.  Mi spiego.  Partiamo dal presupposto che il vhs ha bisogno di un videoregistratore e questo in genere è posto nella stanza dove tutti guardano la tv.  Questo comporta che per visionare in santa pace la nostra pornostar preferita bisogna fare in modo di avere una certa privacy. Con i giornaletti il problema non si pone, ogni luogo va bene. Della tipologia due cuori una capanna, tradotto in dove c’è un giornaletto c’è casa. Invece con il vhs no, bisogna aspettare che la tv non interessi a nessuno e lì si cerca di organizzarsi al meglio. I primi intrusi sono i genitori allora magari si telefona ad una parente chiedendo di invitare i propri genitori a cena per avere casa libera.  Il metodo più comune però è aspettare che vadano a letto e questo comporta fare le ore piccole. Nel momento che l’ultimo dei genitori va a letto, allora scatta l’operazione cecità. Si prendono le cuffie s’inserisce la videocassetta e si clicca sul benedetto play.  Fatto sta che uno deve prestare attenzione ai movimenti nel corridoio magari e quindi la cuffia la si mette un po’ di sbieco come fanno i DJ. Che figo, cioè uno si può chiamare anche DJ Cecità ci pensate? Che poi magari sul tardi si sente movimento e nella stanza di proiezione compare un genitore e fa: “ Ma è tardi perché non vai a letto?”.  Noi che nel frattempo avevamo rilevato tutto e passato su un canale a caso rispondiamo: “ Si adesso vado, voglio finire di vedere questo…documentario sulla seconda guerra mondiale.”. Beh il canale sul quale abbiamo messo proietta magari un documentario sulle giraffe e il genitore guardando fa: “Che c’entrano le giraffe con la seconda guerra mondiale?”. Al che si risponde inventando: “ Guarda che è la campagna d’Africa ignorante.”.


P.s. Allora eccomi dopo una breve pausa da influenza, con relativo certificato medico per chi non mi volesse credere e vi propongo un pezzo un po' pop ecco. Parlo di David Guetta ,artista di fama internazionale del quale mi ricordai dell'esistenza di questo artista di  con un pezzo. Cioè lo ascoltai e dissi: " Ah ma c'è anche David! Me ne ero dimenticato." Perché David è bravo a trovare uno due ritornelli e farci un brano di successo nella categoria pop-disco. Roba che si canticchia distrattamente, vergognandosene poi...
Ecco a voi dunque il pezzo con cui l'ho ricordato, David Guetta  "Lovers On the Sun".