domenica 26 giugno 2011

Black

Per cause di foza maggiore questo week non scriverò nulla.

Abbiate pazienza.....

A Domenica prossima con la seconda parte del sonnolento.

domenica 19 giugno 2011

Il Sonnolento (parte 1)


Vi voglio raccontare di uno dei miei ultimi colloqui fatti qualche giorno fa. Importante è non smettete mai di farli, perche si ha la possibilità di conoscere nuove aziende ed acquisire esperienza di colloquio…un training insomma. Giusto da parte vostra dirmi esticazzi (come il grande capo estiqazzi) un colloquio sai che sarà . Sono d’accordo con voi, ma questo vale la pena di essere raccontato. Premetto che mi sono recato con un sonno terribile all’appuntamento e quindi nei dialoghi mi chiamerò il sonnolento. Aggiungo inoltre che una semioccupazione già la ho e quindi ero li solo per valutare se valesse la pena cambiare.
Dopo aver contattato quest’azienda della quale non mi era perfettamente chiaro che diavolo facesse e consegnato il curriculum tempo fa, mi reco sul posto. All’ingresso il sonnolento va verso la reception (come suona bene reception..lo devo sussurrare ad una donna a letto per farla ingrifare.) e si presenta, quando accanto a lui passa un ragazzo molto fashion…molto molto faschion, che chiede alla receptionist: “La signora ha telefonato? È contenta dell’auto?”.
La receptionist :”no”.
Ragazzo Fashion:”Come no?”.
Receptionist: “NO!”.
Il Ragazzo Fashion contrariato procede verso un ufficio vetrato fashion anche quello con altri due ragazzi fashion intenti a scrivacchiare qualcosa su dei portatili. Il sonnolento Iniziò a pensare che quest’azienda non fosse altro che una specie di concessionario senza marca.
La receptionist gli da un modulo da compilare che chiede le stesse informazioni che ha messo sul curriculum. Ma siamo scemi? Giochiamo? Vabè lo accompagna in una stanza ed inizio a scrivere mentre davanti la porta passavano due ragazze style molto style che passeggiavano con un foglio in mano. Non facevano altro che fare su e giù per quel maledetto corridoio…..ma lavorare no?
Il pensiero del sonnolento era sonnooooooo…infatti sbaglia a compilare il modulo e se ne fa dare un altro. Sul modulo errato che gli è rimasto c’è anche la parte che compila la persona che fa il colloquio e da li adesso si ricostruisce il colloquio.
Si presenta la capo del personale. Anni presunti sopra i 30 (più piccola del sonnolento quindi) Sguardo ferreo! Modo di fare deciso! Persona risoluta! Tende la mano e si presenta guardando il sonnolento severamente negli occhi! Il pensiero del sonnolento è stato “mo iniziamo co ste moine? Che palleeeeee! Sonnooooooo”.
Allora il primo rigo della tabella che compila l’ esaminatrice chiede la presenza. Io direi che visto il sonno era largamente assente. La domanda che ha fatto per compilare questo rigo è stata:” Mi parli di lei?”..poi incalza: “ perche tutto questo tempo per il titolo di studio?” Il sonnolento: “ sa si lavora durante il periodo di studio etc etc.”. Intanto lo fissava in maniera severa come per cacciarlo di stanza. Cercava di intimidirlo. Il sonnolento avrebbe potuto denunciarla per tentata intimidazione, ma aveva troppo sonno anche per quello. Comunque da questo discorso sul perche il sonnolento fosse un fallito, cosa che tentava di insinuare con sguardo severissimo e con espressioni scocciate, ha compilato la parte che riguarda:
Presenza, personalità e carattere, capacità di espressione, intelligenza logica (qui il sonnolento pensa di essere stato premiato visto che si è arrampicato sugli specchi.) …il colloquio era tutt’altro che terminato..



domenica 12 giugno 2011

La Sorpresa

Di sera nella movida della città chiacchierando con i propri amici si passa per vari locali. In uno di questi l’altra sera ci siamo accomodati fuori . Si beve si chiacchiera e si butta un occhio sui passanti.
Quella sera però non sono stati i passanti ad attirare la mia attenzione, ma l’improvviso spegnersi delle luci interne del locale. “Già chiudono?”: è stata la mia domanda. “Ma no, è troppo presto….boh”. Ho pensato che stesserò per guardare qualche film o proiezione privata e quindi per tale motivo spento le luci.
Dalla porta vetrata giungeva musica da disco ed ad un tratto tra le sedie è caduta una giacca. Cavolo a qualche ragazza sarà sfuggita quella giacca bianca molto fashion toccherà avvisarla quando entro per pagare il conto.
Stavamo consumando una grappa per digerire le varie cose mangiate che gonfiavano orgogliosamente la mia trippa. Si sa i liquori mettono sete. Ho deciso dunque di entrare a chiedere dell’acqua per me e i miei compari e quindi di avvisare la distratta ragazza dell’indumento che giaceva al suolo.
Sono entrato convinto di trovare una ragazza seduta al tavolo sotto il quale giaceva questa benedetta giacca e segnalarle che la cosa. Ma stranamente il tavolo era deserto dandomi la sensazione di ritrovarmi ad avere a che fare con la famosa storia dei giubbotti di Quinto1. Improvvisamente sento uno strano profumo tipo crema abbronzante giungermi dalle spalle. Che stiamo al mare?
Mi volto quindi per vedere da dove provenisse tale essenza e …..non lo avessi mai fatto..sono rimasto senza parole. Di fronte a me seduta su una sedia al centro della sala c’era una ragazza e aveva in grembo un coso…un coso tutto muscoloso…un ragazzo. Non aveva più indumenti sulla parte superiore del corpo e lei gli stava spalmando un olio che lo rendeva tutto luccicoso.
Ma dico io non ti vergogni!!?? Mostrare tutti quei muscoli che puoi elencare con l’alfabeto greco uno ad uno, mentre io posso vantare solo la mia trippa muscolosa?? Tu ragazzo che mi metti in difficoltà vergognati!!! Invece di mostrare la muscolatura che potrei mettere anche io se non fossi pigro.
Però posso assicurarvi che il tipo muscoloso è tappo. Lo batto in altezza! Tappo muscoloso maledetto!
Tutte intorno c’erano le amiche della ragazza che ammiravano e speravano di spalmare un po’ di olio. Interessa spalmarlo sulla mia trippa??...Vabè comunque si era capito che la giacca bianca era del tappo visto che ancora portava il pantalone bianco…
Insomma era un addio al nubilato. Io m’immagino il futuro marito, che probabilmente non avrà fatto l’addio al celibato visto che noi uomini piano piano ci stiamo rincoglionendo. No ma l’addio al celibato non si fa più. Non è giusto, lei aspetta a casa e si prepara per il matrimonio. Sono cose maschiliste…la donnna oggetto...Pirla!!!!!

P.s. Vi avviso che la stroia Un Povero Ragazzo prenderà un po di tempo e non so se ce le farò a completarla prima della vacanze. Ma comunque ci sarà un riassunto prima di ogni puntata...non dimenticate di dare da mangiare ai miei pesciolini...

domenica 5 giugno 2011

Un Povero Ragazzo nr.1

Mentre in quest’ultima settimana arriva il bluff sulla chiusura delle centrali nucleari da parte della Germania io direi che è ora di iniziare la storia Un Povero Ragazzo.
Iniziamo…. Nelle sere passate a casa con un PC collegati ad internet viene la voglia di vagare per la rete e perche no anche in una semplice chat. Una di quelle senza profilo, senza foto, senza dover dire per forza chi sei, che fai, quanti anni hai. Insomma giusto per il gusto di scambiare opinioni e perche no anche prendere per il culo.
Beh comunque questo ragazzo trova una chat e si mette a chattare. Il gruppo di persone trovate era di buona compagnia e l’età dei presenti variava largamente. Anche se i frequentatori della chat dichiaravano di essere li esclusivamente per passare il tempo e che erano tutti impegnati e sposati, il ragazzo nota subito strane sparizioni e silenzi sospetti. Vabè non era importante tanto lui era veramente li per passare il tempo.
L’ambiente che gli si presentò era composto dai soliti sposati delusi, che vivevano storie d’amore virtuali con promesse d’incontri, qualche gay che si fingeva ragazza (come al solito) e qualche vera ragazza che era appena uscita da una storia. Con una di esse iniziò a dialogare allegramente prima in pubblico e poi in privato.
Nelle settimane che seguirono lei gli fa leggere alcuni suoi personali scritti. Si sa molte ragazze adorano scrivere e per quando riguarda l’italiano ci sono di gran lunga superiori, visto che noi usiamo solo i termini mangiare, partita, sesso, alcool.
Pur rischiando di beccarsi dell’ignorante questo povero ragazzo non poté che chiedere alcune delucidazioni su delle frasi che grammaticalmente sembravano molto scorrette. Infatti chiese “ Senti ma sta frase…?”. Lei rispose” No niente, io sperimento con l’italiano e quindi lo invento.”. Talmente era diventata esperta che addirittura sperimentava.
Un po’ come noi ecco, iniziamo con il succo d’arancia e poi ci infiliamo dentro liquori vari per vedere che succede…Mi ricordo di un cocktail fatto dal playboysss mio amico (che saluto) che nominò lo spaccaossa…effettivamente. Molto Fashion il nome eh!
Beh comunque questo rapporto di amicizia virtuale s’intensificò al punto di diventare un appuntamento serale. Ecco come da una semplice serata passata ad ammazzare il tempo il povero ragazzo iniziò i suoi guai!

P.s. Dedico il video nella barra ad Orsetto Traditore in attesa di rivederlo alle grigliate...