lunedì 19 giugno 2017

Il Sonnolento E La Chat nr.3


Beh il mondo virtuale è fatto così, ciò che appare spesso non è e quello che non sembra spesso è. Si aggiungono con estrema facilità nick ai propri contatti e il Sonnolento ne aggiunge tanti. Il motivo? Puro divertimento e tanta curiosità. Presto viene a scoprire il gioco della falsità, nel peggior modo tra l’altro. Chi si dichiara donna, capita che realmente non è donna per esempio. Quando il Sonnolento scopre di chattare con uomo, gli prende la depressione e si mette a lutto per qualche giorno. Da lì impara che se incontra in chat donne troppo bollenti ecco… beh non sono donne. Molte conoscenze non vale la pena farle e tante altre invece si.  Conosce situazioni di vita molto diverse dalla sua e questo gli permette di farsi un’idea della società che lo circonda. Certamente conosce anche delle persone splendide, che lo aiutano nei momenti bui. Una frase a volte fa tanto.
La cosa che lo meraviglia, è il fatto di riuscire ad intrattenere rapporti con persone che per strada non gli rivolgerebbero neanche uno sguardo. Scoprire che dietro quegli atteggiamenti distaccati, si nascondono soggetti più fragili di lui, lo meraviglia. Tutto questo però è costellato da sposati che si rifugiano in relazioni virtuali improbe, divorziati che cercano disperatamente una nuova compagnia e dal sesso. Il sesso come il motore di tutto lo è anche della chat. Al Sonnolento la cosa non dispiace affatto, visto che la donna per lui è sempre stata un mistero. Il credere però che in chat si potesse trovare qualcosa di diverso da quello che ti offre il mondo reale, no, quest’errore non l’ha mai fatto.


P.s. Ragazzi qua vi sparo un po di musica da disco anni 80 eh. Pronti a saltare?
Technotronic "Pump Up The Jam"

domenica 4 giugno 2017

Storia Di Un Ordinario Fallimento FINE


Dalla fuga dei sindacalisti, forse con una bella buonuscita, le cose precipitano velocemente per il Sonnolento. Gli stipendi iniziano a tardare, prima di una settimana, poi di due, poi di tre, poi di mesi. Nel frattempo le guerre interne tra opposte fazioni continuano come se niente fosse. Il gruppo dei Chiwava non si parla con il gruppo dei Bassotti. I dispetti proseguono senza sosta. Qualcuno inizia a dimettersi per andare verso porti più sicuri, ma comunque questo non smuove di una virgola le fazioni contrapposte. Al Sonnolento pare di assistere alla famosa scena del Titanic che affonda con l’orchestra che suona. Il bello di tutto questo è, che non c'è ormai nessun sindacalista in azienda adesso che servirebbe!  Decide dunque di non andare più a lavoro, comunicando all'azienda che fino a quando non gli sarà data almeno una mensilità, non è in grado di sostenere le spese di viaggio per raggiungere il luogo d’impiego. Al che si mette a casa alla ricerca di un nuovo lavoro. Nel frattempo l’azienda cambia nome e dopo un lasso di tempo gli versa uno stipendio. Il Sonnolento rientra senza farsi troppe illusioni sul suo futuro, ma con la curiosità di vedere che aria tira. Si ritrova nella lotta tra i Chiwava e i Bassotti, entrambi gruppi con stipendi arretrati, ma non curanti della questione a quanto pare. La sua curiosità viene appagata definitivamente dopo qualche settimana, perché si scopre che l’azienda non pagava l’affitto dello stabile da mesi e quindi erano tutti sfrattati… Cosi il Sonnolento si è fatto una bella esperienza su come fallisce un’azienda. Lui è sempre stato un tipo tanto curioso, forse troppo. 
Dedico questa serie di post a Michele che non ha avuto neanche la possibilità di vederlo questo schifo.  Come se nulla fosse successo il suo gesto corredato con una lettera (lettera di Michele) di accuse molto precise e valide è finito nel dimenticatoio, troppo presto, troppo colpevole questo silenzio. Con una classe dirigente che pensa a buttare soldi in realtà molto simili a quella descritta, come Alitalia o in banche, denaro che farebbe comodo ai terremotati magari, non credo che la situazione cambierà. Meglio mettere subito a tacere certe accuse infamanti quindi.


P.s. Con questo post verrebbe da chiedere se c'è qualcuno li fuori che ascolta. Questo lo chiedono anche i Pink Floyd con il pezzo "Is There Anybody Out There"
link al brano