domenica 25 marzo 2012

Il Sonnolento al Bar Equivoco parte 1

Il Sonnolento in una delle sue molteplici uscite di questi tempi, una sera si viene a trovare in una combriccola di amici. Tra un cocktail e l’altro, perche il Sonnolento ultimamente si è dato ai cocktails, l’argomento della conversazione diventa un Bar.
Dai discorsi dei suoi amici emerge che questo locale è gestito da una proprietaria di facili costumi e da delle cameriere che quando ti servono ti accarezzano la mano. Leggenda metropolitana?
Il Sonnolento che è un soggetto molto curioso, deve assolutamente verificare questa leggenda. Poi voglio dire, a chi non fa piacere farsi accarezzare la mano? Si resta incinta a farsi accarezzare la mano? Bah.
Dunque gambe in spalla si dirige verso questo Bar, seguito dal suo fedele amico complice di mille avventure e disavventure. Gli altri della combriccola non hanno voluto seguirlo e sono rimasti a fantasticare su delle dicerie.
Arrivati davanti al locale, il Sonnolento sente un lamento provenire dall’interno e intravede attraverso la vetrina degli uomini che si agitano. Era in corso il Karaoke…
Ma c’erano solo uomini però. Non si vedeva una donna che partecipasse all’evento. Ed erano tutti gasati eh. A dire il vero da fuori gli sembravano quelle scimmie che si vedono in gabbia allo zoo. Zompettavano e si agitavano come loro.
Il Sonnolento decide dunque di entrare e di dare uno sguardo più da vicino. Appena entrato nota un cespuglio molto fashion appeso al soffitto. Guardando meglio, nota che si tratta di un albero di natale bianco appeso a testa in giù ripiegato su se stesso…Che fashion style cavolo. Si avvicina al bancone e chiede un cocktail, ma il barista un ragazzo al quanto straniero, probabilmente brasailiano e con una sciarpetta al collo, gli dice che ne sa fare solo uno…si chiama cocco…qualcosa. Il Sonnolento decide quindi di provare la nuova bevanda sperando che qualche cameriera gli accarezzi la mano…

P.s. Metto un video che rappresenta bene l'ingrifamento generale...forti gli Smashing eh!
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domenica 18 marzo 2012

Cercasi Commessa

Nei periodi di difficoltà come questo si notano di più le differenze. A sentire parlare le persone di questa crisi ognuno la spiega e la vive a modo suo. Le opinioni sono tanto più variegate quanto sono i ceti sociali da cui esse provengono. Spiccano in particolare le persone che hanno poca dimestichezza con la quotidianità.
Prendiamo ad esempio una signora che dice: “Mio marito ha uno studio commerciale ben avviato e purtroppo mio figlio non vuole portarlo avanti.”.
E continua: ”Ha scelto di studiare diritto commerciale internazionale e sta a Milano. Ce la sta facendo da solo eh.”. Giusto , giusto un applauso.
“Mica come questi ragazzi bamboccioni che non vogliono staccarsi dalla sottana di mamma.”: frase pensata ma non detta.
Certo perche il figlio a Milano si mantiene da solo. La sera va a lavorare al McDonald’s, a beccarsi gli insulti e le lamentele dei clienti. Lavoro che gli permette di avere uno stipendio che non copre neanche l’affitto.
Aggiunge la signora: ”Nelle vetrine dei negozi vedo parecchi cartelli con scritto cercasi commessa. Non trovano gente che abbia voglia di lavorare.”
Peccato che questi cartelli siano spesso esposti da negozianti che con la scusa del periodo di prova non pagano mai nessuno. Stesso metodo che usa il marito della signora con i ragazzi che prende a fare l’apprendistato allo studio da commercialista. Peccato che il figlio non voglia accettare il trono del regno che gli è stato preparato, hanno provveduto anche agli schiavi pensate un po’.

P.s. Pubblico un brano che anche se vecchiotto è tutt'ora valido. Per convincervi provate a tradurre il testo. Ah gli anni 80...
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domenica 11 marzo 2012

Sogno o Son Desta 2

Approfittando del fatto che siamo in periodo di mimose porto avanti la rubrica Sogno o Son Desta e racconto quindi l’ennesimo sogno della mia amica.
Come tutti sappiamo questa ragazza è megalomane. Vabè quale ragazza nei suoi sogni non lo è. In questo suo sogno si dirige accompagnata da Robbie Williams (mica si sceglie robetta eh) al concerto di Gary. “Chi Gary ?”: vi chiederete voi.
Io pensavo si trattasse di Gary Sinise la mia brutta copia. Io sono molto più bono si sa. Infatti pensavo: “ah finalmente ci mette qualcuno diverso dai Thake That”, invece si tratta di Gary Barlow. E te pareva. Ma procediamo con il sogno.
Mentre ascoltava Gary Barlow in compagnia di Robbie Williams le calano le mutande. Cioè non so bene che abiti indossasse, ma comunque le iniziano a calare le mutande. Adesso due sono le ipotesi: Una è che Gary canta da far calare le braghe dalla noia e l’altra è che ingrifa a tal punto da predisporsi all’atto sessuale. Effettivamente i Thake ne hanno fatta strage di mutande…
Se si trattava di Gary Sinise, ripeto la mia brutta copia, sicuramente gliele avrebbe lanciate. Cosa fare quindi con queste mutande calanti? Si va in bagno per rimetterle a posto. Entra nel bagno e si sistema l’intimo, mentre Robbie era andato a recuperarle la borsetta dimenticata in macchina. Mi chiedo quante nei loro sogni farebbero fare a Robbie commissioni. Ve l’ho detto è megalomane.
Fatto sta che mentre si sistema le mutande si affaccia dalla finestrella del bagno e grida : ”Gary Im here with Robbie!!!”. Una falsità perche lo aveva mandato a recuperare la borsetta… Ma dico io c’hai Robbie Williams e ti metti a cercare Gary? Ste donne, incontentabili…Il significato di questo sogno lo lascio trovare a voi, io rido solo.

P.s. Stanno tentando di boicottare questo blog, mi hanno mischiato l'influenza..vado anche io su un traliccio, ma con la bandiera NO INFLUENCE..in inglese fa più figo..cof cof cof..mettiamo un brano adatto ai sogni va.
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domenica 4 marzo 2012

Un Povero Ragazzo parte 6

Riassunto: Il povero ragazzo conosce una tipa in chat e colgono l’occasione del 31 per fare il primo incontro nella capitale e cosi festeggiare la fine dell’anno insieme. La tipa si presenta con l’amica …il mostro e cenano insieme il 30, tentando addirittura di scroccare la cena al povero ragazzo.

Il povero ragazzo dopo aver accompagnato le ragazze in hotel, notando che la tipa manteneva le distanze si commiata e si dirige dal parente che lo avrebbe ospitato per quella notte. Che la tipa mantenesse le distanze non era un problema, perche voleva che il tutto proseguisse con la massima tranquillità. Comunque anche solo un’amicizia non gli dispiaceva. One is meglio che niente come dice Paris Hilton…o era two?
La mattina del 31 si dirige al luogo dell’appuntamento, la stessa fermata della metrò del primo incontro. Era un giorno importante, l’ultimo dell’anno e lo passava in compagnia di due ragazze. Cavolo! Oddio una era più un mostro che ragazza, ma comunque dell’altro sesso. Non sapeva assolutamente come si sarebbe svolta la giornata, si sarebbe deciso di volta in volta.
Lui sarebbe stato molto più espansivo, giacché non c’era più l’ansia del primo incontro. Si, si, avrebbe fatto casino tutto il giorno. Il ragazzo conosciuto in chat era reale e oggi lo avrebbe dimostrato.
La cosa che lo turbava era che le ragazze avevano già una mezz’ora di ritardo. Quindi si mette a chiamare la tipa per vedere dove diavolo erano. Alla prima telefonata lei non risponde. Vabè già che suonava libero era buon segno pensò il povero ragazzo. Alla seconda telefonata gli risponde finalmente e gli comunica che stavano arrivando.
La lunga attesa per il povero ragazzo era dovuta al fatto che le due stessero confabulando. Come quelle riunioni fiume dove alla fine si stila un documento riassuntivo con scritte una marea di minchiate. Dopo un altro quarto d’ora le vede finalmente arrivare. Per prima in lontananza scorge il mostro e pensò che la giornata non iniziasse proprio bene. A ruota seguiva la tipa. Contento di vederle e di iniziare finalmente la visita turistica, il povero ragazzo esordisce con un: ” Buongiorno. “ . Parola detta ad alta voce e con un bel sorriso.
Il mostro gli passa davanti senza replicare al saluto e nemmeno guardarlo in faccia. Il povero ragazzo sorpreso pensò: ” Chissene frega se non rispondi, tanto sei mostro!”.
La sorpresa si trasformò in sconcerto vedendo che la tipa, la sua amica di lunghe chattate e confessioni si comporta alla stessa maniera. Che diavolo era successo?


P.s Ogni tanto arrivano buone notizie. In redazione, che sarei io, siamo rimasti tutti contenti nel rivedere un'amica dopo tanto tempo. A lei che ha combattuto e vinto una dura battaglia la redazione, che sarei sempre solo io, dedichiamo once dei Blackfield (suo brano preferito)....
...Carla portami il caffè...ah vero sono solo.
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