venerdì 17 settembre 2010

Il Matrimonio di Quinto1 3a parte

Cari amici vi informo che sono riuscito ad andare al mare. So che eravate in ansia per questa cosa e quindi ve la comunico. Era una giornata nuvolosa, ma sono riuscito a scottarmi lo stesso…niente foto su FB però.

Ma riprendiamo la nostra storia…

Dopo la bellissima cerimonia tutti in macchina, per comporre il corteo strombazzante . Nel mio mezzo avevo l’onore della presenza di Orsetto Traditore con il quale si discuteva tra una strombazzata e l’altra di un certo appetito. La fame premeva e se si perdeva il gruppo saremmo rimasti a digiuno. Seguendo per un percorso complicato la colonna festosa siamo infine giunti al ristorante.
Scesi dall’auto ci appostiamo vicino al buffet dove ci intratteniamo in inutili e futili discorsi con gli altri conoscenti. Intanto i camerieri allestivano i tavoli e devo dire che agli stuzzichini io non resisto e questo mi provocava non pochi problemi. Gli sposi ancora non erano giunti e quindi non si poteva usufruire di tutto quel ben di Dio su quei tavoli all’esterno del ristorante sotto un gazebo. L’unica cosa che si faceva era chiacchierare ed avvicinarsi ai tavoli, una chiacchiera ed un passo e cosi via. Fatto sta che dopo un po’ eravamo tutti addensati attorno al buffet con la bava alla bocca. Solo l’educazione ci tratteneva dal tuffarci a capofitto su quegli stuzzichini.
Bisogna intanto precisare che il ristorante scelto è un’antica villa convertita ad esercizio pubblico e quindi si presentava sia dentro che fuori con tutta la sua bellezza. Portato all’esasperazione dallo spettacolo dell’intoccabile buffet mi allontano per vedere la composizione dei tavoli. Scorgo il mio nome in mezzo ai ragazzi con cui speravo di stare, il tavolo dei cafoni. Alla fine del pranzo poi mi fecero notare che ogni tavolo aveva un nome di rosa…io me ne ero accorto, si, si. Il nostro tavolo si chiamava Rosa cafone, ne sono convinto.
Finalmente arrivano gli sposi che continuano a scattarsi foto e tutti dopo un breve saluto ed applauso ci lanciamo con fare educato sul buffet. Il fare educato consiste in un passo veloce direzione tavoli, con un mi scusi, un permesso in anticipo di 10m per farsi strada e di un isterico forchettare sui piatti del buffet. Ho notato la leggiadria del mio amico scroccone, che in mezzo ad una folla da concerto riusciva a procurare piatti abbondanti a tutti. Questo è sintomo di un addestramento al livello Jedi (dal film star wars) durato anni.

P.S. Mi hanno fatto notare che se si clicca sull'acquario con i pesciolini che ho messo a cavolo, gli si da del cibo...

venerdì 10 settembre 2010

Senza Parole


La finestra da dove è affacciato Homer dice molto più di mille parole.