domenica 23 gennaio 2011

Omaggio a Marcello Veneziani

Premetto che questo blog non è politicamente schierato (a dire il vero la politica mi fa abbastanza schifo) e per tale motivo non ho potuto che rendere omaggio ad un filosofo e giornalista mal visto sia a destra che a sinistra. Vi posto il suo ultimo articolo che mi ha particolarmente impressionato. Buona lettura..


Quando Berlusconi mollerà, tirerò un sospiro di sollievo perché il sesso non sarà più organo di Stato, non andrà più in viva voce nel pianeta, non servirà più per abbattere i governi e far scattare allarmi costituzionali, ma riguarderà so­lo intimi piaceri e vite private. Quando Berlusconi mollerà, tirerò un sospiro di sollievo perché i magistrati mammasan­tissima non avranno più alibi per deci­dere sui governi, la tv, la vita e il voto de­gli italiani. Dovranno occuparsi di giusti­zia e non origliare sesso, dovranno far funzionare i tribunali e non sfasciare i governi.
Quando Berlusconi mollerà, sarò feli­ce perché Di Pietro, l'Italia dei livori, i media e gli altri dovranno trovarsi un mestiere, avendo perso la loro unica ra­gione pubblica d'esistere. E in tv non ve­dremo più Porca a Porca. Quando Berlu­sconi mollerà, sarò felice perché la sini­stra non potrà più campare sulle erezio­ni del premier satiro. Quando Berlusco­ni mollerà, sarò felice perché le Tre Gra­zie Gian Pier Fran, indossatori del Nul­la, dovranno dire da che parte stanno e non potranno più gufare sugli errori e sulle zoccole altrui. La satiriasi è una ma­­lattia ma non vale una crisi al buio che inguaia l'Italia intera. Se Berlusconi è il male, i suddetti sono nell'ordine il Peg­gio, il Vuoto e il Nulla. Il Peggio è il Paese che odia, il Vuoto è la sinistra che man­ca, il Nulla è il terzismo che affumica.
Dicono in coro che ci vuole decoro. Giusto. Ma il decoro è una categoria eti­ca, in parte politica, per nulla giudizia­ria. Non sono i giudici a sanzionarlo. Mi­sura il contegno, non la fedina penale. Se è in gioco la morale si esprimano con­danne morali, non penali né politiche. Perfino Kant diceva «la legge morale dentro di me», mica invocava magistra­ti, gendarmi e parlamento. Il priapismo è un male antico del potere e non è tra i più gravi. E il decoro dei politici non ri­guarda solo i peccati di sesso, ma il ri­spetto dei ruoli e del popolo sovrano, l'uso e l'abuso delle risorse pubbliche, la lealtà. Quando resteranno i decorosi, i decorati, i decoratori, capiremo cosa ci siamo risparmiati in questi anni. Dopo Priapo verranno le mezzeseghe.

di Marcello Veneziani
link
http://www.ilgiornale.it/interni/dopo_priapo_ci_aspettano_solo_mezzepippe/berlusconi-marcello_veneziani-priapo-bunga_bunga-inchiesta_pm_milano-feste_arcore/23-01-2011/articolo-id=501367-page=0-comments=1

P.s. Lui si che sa scrivere...mica io...

sabato 22 gennaio 2011

Tipo A Tipo B e Facebook n.2

Dopo un po’ di frequentazione arriva il fatidico momento. L’uomo che dovrebbe comportarsi come tale deve prendere l’iniziativa, cosa che la donna gli da l’impressione di lasciargli fare. Chiedere di uscire ad una ragazza non è cosa facile. In quegli attimi si gioca tutto e quindi bisogna prepararsi strategicamente bene. Si inizia a valutare la cosa partendo dalle offerte che è possibile fare.

A) Invito a cena. Cosa molto carina, ma forse troppo formale e dispendiosa. Sconsigliabile soprattutto se si è squattrinati come me e non vogliamo certo fare alla romana...

B) Invito in disco a ballare. Troppo dispersivo, poi magari lei incontra qualche amica e si dilunga in chiacchiere relegandovi in secondo piano.

C) Invito al cinema. Se si riesce a trovare un film che potrebbe piacerle si è a metà strada e inoltre è possibile fare anche i galanti pagando doverosamente anche per lei. L’inconveniente del cinema è che non si può dialogare molto, sempre che non si voglia essere marchiati come chiacchieroni e rompiscatole.

D) Il pub. Posto che ritengo il più consigliabile visto che pone le due persone una di fronte all’altra a conoscersi. Ovviamente meglio evitare locali frequentati da amici comuni. Nel caso lei non finisca la sua birra potreste provvedere voi…tutti vantaggi.

Trovata la proposta arriva il momento di farla all’interessata. L’uomo quando invita pensa esclusivamente a quella serata e basta. Lui ha curato tutti i dettagli il modo, le tempistiche e l’umore della ragazza. Vabe se dice di no vuol dire che non le piaccio…. momento sbagliato….. magari le piace un altro…..sono sempre sfigato co ste cose…questi sono i pensieri che balenano nella testa di lui nel caso di un no.
(se ne avete altri postatemeli come commenti e li pubblicherò)
Insomma la mente dell’uomo più di questo non elabora. Fatto sta che nel momento stesso in cui si chiede ad una ragazza di uscire e si sta pensando a cosa diavolo risponde. In quell’attimo lei elabora statura, salute, bellezza, quanti figli si è in grado di generare, valore come padre e marito, possibilità economiche ed eventuali problemi genetici. Possiamo quindi dire che un si o un no nasconde molte variabili.
Comunque la richiesta ad uscire, che è avvenuta anche grazie a Facebook ricevette un si e i due iniziarono ad uscire.

giovedì 13 gennaio 2011

Tipo A Tipo B e Facebook n.1

Il tutto ebbe inizio in una bella città, non dico quale. Come nella maggior parte delle storie per farle nascere basta un locale affollato e due chiacchiere scambiate per caso. Ci si guarda, ci si trova simpatici e spesso come nel mio caso si sparano minchiate….solo nel mio però. Si coordinano le comitive per fare in modo di incontrarsi in quel dato locale a quell’ora. Ovviamente il tutto lo si fa con colpevole consapevolezza anche se si da l’apparenza della casualità. TipoA : “Ah, anche tu qua?”. Lei : “Si ciao ero di passaggio.” (mente spudoratamente visto che aveva trascinato l’amica per i capelli li).
Il Tipo A uno dei protagonisti di questa storia ha nella sua comitiva di amici il suo migliore amico (Tipo B). Amicizia che dura da 20 anni circa ed è un legame di tutto rispetto. Nei nostri tempi i legami si stringono anche in maniera virtuale e Tipo A e lei dopo un po’ di chiacchiere si scambiano il contatto Facebook. Beh che credevate che si scambiavano il cell.? Roba antica. Oggi ci si scambia Face e tadà!!; si offre una prospettiva all’appena conosciuta ragazza su tutta la propria vita privata. Diciamoci la verità, noi uomini tendiamo a non nascondere niente anche perche che ci frega. Invece le donne stanno li e settano le foto che puoi vedere e le amiche che puoi vedere e i messaggi che puoi leggere. Insomma noi uomini ci buttiamo la e che Dio ce la mandi buona.

sabato 1 gennaio 2011

Auguri di buon anno


Auguri auguri auguri. Si avvicina il 2012 l'anno in cui tutto deve accadere ma nulla avverrà. Nel frattempo prendiamoci questo 2011 come viene.
Vi ricordo che a breve parte la storia Tipo A Tipo B e Facebook.