domenica 3 luglio 2011

Il Sonnolento fine


Riepiloghiamo: Il sonnolento si reca ad un colloquio presso un’azienda che non conosce tanto per farlo visto che un mezzo impiego lo ha. Li trova un’azienda molto fashion …terribilmente fashion ed una capo del personale che tutta convinta lo tartassa di mille domande ed altrettante pose strambe.



Il sonnolento era quindi sopravissuto senza addormentarsi alla prima raffica di domande che con astuzia e perseveranza tendevano a dimostrare che era un fallito. Almeno cosi l’esaminatrice voleva che fosse.
La domanda seguente è stata: ”Lei è disposto a trasferirsi?”.
Il sonnolento : ”No.”
L’esaminatrice: “ Guardi che lei servirebbe a Torino.Niente trasferimento niente lavoro.” .
Il sonnolento chiedendosi se l’esaminatrice si era resa conto che un lavoro già lo aveva rispose: “Niente Torino niente lavoro.”.
Esaminatrice: ”Allora lei non si trasferisce.”.
Il sonnolento: ” Dipende dall’offerta, potrebbe anche diventare un ni.”.
Esaminatrice “ cosa la lega a casa?”.
Il sonnolento: ” Magari casa?”.
Le risposte del sonnolento sono state impostate in modo che la cosi determinata esaminatrice capisse che dovevano convincerlo a cambiare lavoro e non a concedergliene uno. Parole buttate al vento. Infatti inizio a chiedere di avere un colloquio in inglese.
Esaminatrice: ”Mi dica qualcosa in inglese.”.
Il sonnolento “Non so che devo dire?”.
Esaminatrice: ”Mi racconti qualcosa di se, di un libro che legge.”.
In quel momento al sonnolento venne in mente che stava leggendo il 3 libro della torre nera di Stephen King (che vivamente consiglio).Nella mente del sonnolento il discorso doveva essere questo: Sto leggendo la torre nera di Stephen che parla di uno strano cowboy in uno strano mondo alla ricerca di questa torre. Il sonno era pesante e il sonnolento non sapeva se era in grado di connettere ma si avventura lo stesso.
Il sonnolento: ”I read the dark tower " from"(by) Stephen king about a strange cowboy in a strange world. He search this dark tower and find some friends on the way. “.
L’esaminatrice: “E come finisce?”.
Il sonnolento tra se e se si stava pentendo per aver iniziato un discorso cosi complesso ed in più non sapeva come finisce visto che era solo al terzo di sette libri! Poi non ho capito perche al sonnolento la domanda non è stata fatta in inglese. Che se doveva ammazzà solo lui??
Comunque si diede da fare ed inizio a rispondere” Im at the tirth…….come se dice libro che non mi viene?”.
Esaminatrice scocciata e scostante: “(sospiro)…book.”.
Il sonnolento: Ah beh …Im by the tirth book of seven. I don’t know.”.
Con tutta sta roba l’esaminatrice si è compilata la parte che riguarda motivazione, flessibilità, potenzialità, drive leadership e conoscenza lingua inglese.
Alla fine tanto per non cambiare prassi inizia con il solito inutile e stupido discorso dei 30 giorni di attesa per sapere come è andato il colloquio.
Il sonnolento rispose: ”Voi potete anche rispondere tra tre mesi tanto io sono impegnato per adesso.”. Non so che giudizio abbia dato al sonnolento questa esaminatrice ma il sonnolento da a lei un bel scarso visto che non sa distinguere tra chi un impiego già lo ha e chi non lo ha quando si tratta di fare colloqui…e poi per il sonnolento fu sonno.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quinto2 selezionami tuttaaaaaaaa!!!

Anonimo ha detto...

Un lavoro che ti impegna si o no 2 volte l'anno non lo chiamerei lavoro !
E forse anche l'esaminatrice ha pensato così, non te lo sei chiesto ?

Anonimo ha detto...

concordo pienamente con l'anonimo del 22 luglio!!!

Anonimo ha detto...

Probabilmente non mi riferivo a quello no!?!?!!!
Q2

Anonimo ha detto...

Tu che concordi sopra,...zitta tu!

Anonimo ha detto...

Sonnolentoooooooooooooooo te vojio beneeeeeeeeee sei mitticooo pure de persona!!!