domenica 1 maggio 2016

La Cecità 2.0 nr.1


Tempo fa, c’era il giornaletto. Cioè a dire il vero s’iniziava con un catalogo di biancheria intima, che era la cosa più semplice da procurarsi. Quando veniva trovato in camera nostra, come giustificazione dicevamo che mamma lo aveva dimenticato lì. Ma l’uomo si evolve si sa e quindi dopo un po’, si scopre che l’edicola vende i giornaletti e allora si diventa più intraprendenti. Bisogna fare un ulteriore passo verso la cecità e munirsi di uno di quelle riviste esposte con due belle tette in vista. Cioè avere a casa due tette a portata di mano è importante e quindi bisogna diventare audaci. Siccome le edicole sono poche e l’edicolante probabilmente ci conosce, bisogna affrontare l’imbarazzo e ammettere: “Si voglio diventare cieco.” prendendo la rivista con le tette dallo scaffale. Essendo poi, non proprio maggiorenni in questa fase, potrebbe succedere che l’edicolante si trasforma in Gandalf e puntandoci il suo bastone ci dica: “Tu non puoi passare!”. Bisogna tentare, si prende il giornaletto e con nonchalance si pone all’edicolante dicendo: “ Quanto viene?”.  Lui ci guarda sott’occhio disperato per il fatto che stiamo imboccando la via della cecità, mentre Luke Skywalker a quell’età imboccava la via della forza per dire. Gli affari sono affari e l’edicolante ci vende il nostro primo giornaletto, perché due tette a casa servono e di questo è conscio anche lui. Quello sarà il primo di una lunga serie di giornaletti…


P.s. Allora io ascolto anche del buon RAP. Solo che ultimamente non ci andavo molto d'accordo visto quello che si produceva. Per me il RAP in tutte le sue forme deve essere fatto con una grande voce e molta intelligenza. Beh, Kano è uno di quelli che ha queste caratteristiche. Pensate ha composto un brano raccontando le sue serate passate e bere nel West End con amici e nominandoli nel pezzo che canta spera che si facciano rivedere. Ecco a voi quindi Kano con "Drinking In The West End" buon ascolto.

2 commenti:

elecktra ha detto...

ahahahahahahahhahahah

Quinto&Quinto ha detto...

Non è corretto ridere cosi delle disgrazie altrui!