domenica 15 novembre 2015

Je Suis


Avrei voluto scrivere un post divertente. Ce l’ho eh. Magari lo scrivo la prossima volta, ma adesso no, decisamente no.  Abbiamo tutti poca voglia di scherzare. Una considerazione però va fatta.  Premetto che da parte mia c’è massimo rispetto per la tragedia e per il dolore che un po’ tutti stiamo vivendo. Per tale motivo, chiedo che le parole che seguiranno vadano prese con il giusto piglio.
Giustamente tutti ci sentiamo un po’ francesi in questo momento, tutto si colora della bandiera francese, si spengono le luminarie dei monumenti, frasi e simboli di lutto ovunque. Certo, un bel segnale di coscienza civile, ma solo simboli.  Poi c’è anche la follia di chi dice che l’ISIS va capito e ci si deve dialogare. Del tipo che ti rinchiudi nella gabbia con un leone e gli dici: ” So che sei affamato e mi vuoi mangiare, ma se dialoghiamo, vedi che mi diventi vegetariano”. Follia pura… 
Mi chiedo, viviamo solo di simboli noi?  Come le firme sui vestiti per intenderci. Bisogna ammetterlo, farsi fare nello stesso anno, per ben tre volte un attentato sul proprio territorio è da totali incompetenti. Giusto scrivere sui social da parte delle cariche degli stati frasi importanti, ma a questi personaggi inclusi i nostri grandi politici spetta agire e non partecipare a sfilate dal senso “volemose bene”. Dico no, una persona che vive in uno stato che intraprende un’azione militare (es. bombardare la Siria), sa che qualcuno s’incazza. Un cittadino normale pensa di avere dei governanti coscienziosi e quindi sta tranquillo, perché sa che questi hanno preso provvedimenti rafforzando la sicurezza. Invece no… Si trova una sera a dover assistere a questo scempio e ringraziare di non esserci finito in mezzo.  Allora gli inizia a venire il dubbio, che a partire da Obama a scendere fino ai governanti nostrani, abbia a che fare con una marea di inetti.  Alla fine di tutto questo manifestare solidarietà uno potrebbe pure chiedere: “ Ok, abbiamo manifestato, siamo tutti uniti, ma adesso, il mio culo chi lo protegge?”.


P.s. Non volevo allegare nessun pezzo a questo post, ma poi ascoltando di qua e di là ho scoperto che in situazioni importanti ci vogliono grandi artisti. Conoscete Hans Zimmer?
Ecco a voi Hans Zimmer con "Time".

2 commenti:

elecktra ha detto...

Dialogare con queste persone purtroppo non serve a nulla, così come scrivere frasi sui social . Dopo una tragedia simile non esistono parole. Una frase non riporta in vita chi non c'è più e non colma il dolore di chi ha perso un parente o un amico senza un motivo .
Spero che i POLITICI non abbasseranno più la guardia e faranno tutto il possibile per PROTEGGERE i loro cittadini .

Quinto&Quinto ha detto...

Il tuo discorso non fa una piega :-)