Avrei voluto scrivere un post divertente. Ce l’ho eh. Magari
lo scrivo la prossima volta, ma adesso no, decisamente no. Abbiamo tutti poca voglia di scherzare. Una considerazione
però va fatta. Premetto che da parte mia
c’è massimo rispetto per la tragedia e per il dolore che un po’ tutti stiamo
vivendo. Per tale motivo, chiedo che le parole che seguiranno vadano prese con
il giusto piglio.
Giustamente tutti ci sentiamo un po’ francesi in questo
momento, tutto si colora della bandiera francese, si spengono le luminarie dei
monumenti, frasi e simboli di lutto ovunque. Certo, un bel segnale di coscienza
civile, ma solo simboli. Poi c’è
anche la follia di chi dice che l’ISIS va capito e ci si deve dialogare. Del
tipo che ti rinchiudi nella gabbia con un leone e gli dici: ” So che sei
affamato e mi vuoi mangiare, ma se dialoghiamo, vedi che mi diventi vegetariano”.
Follia pura…
Mi chiedo, viviamo solo di simboli noi? Come le firme sui vestiti per intenderci. Bisogna
ammetterlo, farsi fare nello stesso anno, per ben tre volte un attentato sul
proprio territorio è da totali incompetenti. Giusto scrivere sui social da parte delle cariche degli stati frasi
importanti, ma a questi personaggi inclusi i nostri grandi politici spetta
agire e non partecipare a sfilate dal senso “volemose bene”. Dico no, una
persona che vive in uno stato che intraprende un’azione militare (es.
bombardare la Siria), sa che qualcuno s’incazza. Un cittadino normale pensa di
avere dei governanti coscienziosi e quindi sta tranquillo, perché sa che questi
hanno preso provvedimenti rafforzando la sicurezza. Invece no… Si trova una
sera a dover assistere a questo scempio e ringraziare di non esserci finito in
mezzo. Allora gli inizia a venire il
dubbio, che a partire da Obama a scendere fino ai governanti nostrani, abbia a
che fare con una marea di inetti.
Alla fine di tutto questo manifestare solidarietà uno potrebbe pure
chiedere: “ Ok, abbiamo manifestato, siamo tutti uniti, ma adesso, il mio culo
chi lo protegge?”.
P.s. Non volevo allegare nessun pezzo a questo post, ma poi ascoltando di qua e di là ho scoperto che in situazioni importanti ci vogliono grandi artisti. Conoscete Hans Zimmer?
Ecco a voi Hans Zimmer con "Time".
2 commenti:
Dialogare con queste persone purtroppo non serve a nulla, così come scrivere frasi sui social . Dopo una tragedia simile non esistono parole. Una frase non riporta in vita chi non c'è più e non colma il dolore di chi ha perso un parente o un amico senza un motivo .
Spero che i POLITICI non abbasseranno più la guardia e faranno tutto il possibile per PROTEGGERE i loro cittadini .
Il tuo discorso non fa una piega :-)
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