domenica 19 aprile 2015

Il Mio Cane


Il mio cane, beh si, tutti definiscono il proprio cane, il mio cane. A dimostrazione di un forte legame che si viene a creare. Beh il mio cane era uno stronzo. Uno di quei cani vicino i 40 kg che ve lo vedete correre abbaiando e ringhiando verso il cancello chiuso, con il solo scopo di impressionarvi ed impaurirvi. Un cane con un carattere difficile, come tutta la cucciolata da cui è stato scelto. La maggior parte dei suoi fratelli e sorelle sono stati abbattuti perché ingestibili e in qualche caso hanno anche morso il proprietario. Con il mio cane era una continua discussione.Secondo lui la gerarchia familiare era composta dal capobranco riconosciuto in mia madre, poi veniva lui e infine tutti gli altri che teneva a bada. Che volete fare, il mio cane era grosso e potente e lui né era cosciente. 
Ma, perché c’è un ma, se si evita di porsi nel ruolo del “padrone” anche da questi animali si riesce ad ottenere molto. Non dico che il mio cane non mi abbia creato grattacapi e una volta o due mi ha fatto leggermente assaggiare i denti (a sue spese), ma impostando un rapporto collaborativo e di rispetto reciproco mi ha dato tanto, il mio cane. Negli anni che vive con noi, l’animale domestico prende il ruolo del componente di famiglia. Poi sta a noi convincerlo e fargli capire, che il suo ruolo non è né il vicecomandante e tantomeno il comandante. Il mio cane si chiamava Zeus e pensate un po’ siamo diventati amici al punto tale che lo chiamavo “Zeppo”.
Beh, poi arriva il giorno che il nostro amico ci lascia, si sa la loro vita dura meno e a noi tocca assistere e assisterli nel momento più brutto. Un dolore che sommandosi ad altri, ci seguirà per il resto della nostra vita come un tono di fondo. D’altronde è andato via un membro della famiglia. Quello che sinceramente mi lascia perplesso è il rifiuto di prendersi un altro animale domestico. Certo la dipartita del nostro “familiare” è dolorosa, ma perché negare la fortuna di una casa ad un nuovo amico?  Ciao Zeppo.


P.s. Secondo me questo è uno dei più bei pezzi mai scritti per un amico.

6 commenti:

Elecktra ha detto...

Ho iniziato a leggere e sono scese le lacrime ...

Ciao Zeppo e Buon Viaggio .

Quinto&Quinto ha detto...

Non era mia intenzione farti soffrire, mi dispiace. Volevo solo far capire come vanno le cose con i nostri amici. Grazie per la sensibilità e il rispetto verso "il mio cane".

Anonimo ha detto...

Ciao Zeus.. Adesso hai aperto il tuo negozio di informatica su una nuvoletta.. Mi raccomando, quando tra millemila anni il tuo caro amico ti raggiungerà, accoglilo con un secchio in bocca e mordilo.. Così, giusto per fargli capire che non lo hai mai lasciato veramente e che per te, in fondo, non è cambiato niente! A.

Quinto&Quinto ha detto...

Buahahahaha. La cosa del secchio me la ero dimenticata. Dovrei avere la foto da qualche parte.Grazie A.

rosalba ha detto...

un bacio a te e a zeus :)

Quinto&Quinto ha detto...

Che carina, grazie.