lunedì 9 giugno 2008

La Notte Degli Equivoci Viventi (e due)

Giunti al locale vedo che Fuggiasca e compagnia fanno comporre un tavolo per un numero di persone molto più grande di quello che eravamo. Chi altro si sarebbe aggiunto a noi? Io già mi stavo preparando al discorso con i giubbotti. Quelli si sa …tacciono e quindi ci stanno. Sicuramente con i giubbotti non sarei andato in bianco.
Ad un tratto davanti a me si riempiono i posti. Erano arrivati: Equivoca, sorella di Equivoca, Amico Di Infanzia un soggetto non ben definito ed altre ragazze ancora. Di fronte a me si era sistemata Equivoca al suo fianco c’era il Marchese, felicissimo della cosa. Intanto al fianco di Quinto1 si era posizionata Sognatrice, che ogni tanto abbracciava Quinto1. Strano che non avesse fatto con noi il viaggio in macchina verso il locale. Il mio tentativo di dialogo con Equivoca fallisce subito, visto che udito di una crisi di rapporto, il Marchese me la sottrae, per portarla sul classico discorso malinconico dei rapporti che falliscono. Insomma di fronte a me si svolgeva un melodramma e vedevo che il Marchese dialogava con enfasi del suo passato (forse lo scritturano per un film di Muccino).
Non potendo sopportare oltre lo spettacolo di fronte, mi giro di lato e mi metto a interloquire con la sorella di Equivoca. Ragazza silenziosa, anche strana, a volte mi sembrava morta. Dopo una serie di tentativi ed un po’ di alcool sono riuscito ad avere un dialogo su un argomento……..depressivo. Ad un tratto mi chiede di parlare con Quinto1 e di scambiarci di posto. Quinto1 rimanda la cosa perche era impegnato a giocarsi le sue carte con Sognatrice.
Visto che la morta, pare fosse rientrata nella sua fase di morta, mi sporgo per ascoltare il discorso tra Fuggiasca e il suo ex. I due sedevano l'uno accanto all'altra. Stranamente mi sentivo più ex io che lui! Entrambi erano molto difficili da sentire, perche abituati quasi a sussurrare e a capirsi a gesti. Credo che ogni tanto si scambiassero anche dei segnali morse usando le palpebre. Nel discorso si unisce anche l’ Amico Di Infanzia di Equivoca. Formando dei disegni immaginari sul tavolo con le dita dice: “ Io ci tengo ad una ragazza “, facendo capire sospirando che la cosa non fosse corrisposta. Chi sarà mai questa ragazza?
Intanto il Duca dall’altro lato del tavolo cercava di tenere lontano dalle grinfie di Quinto1 Sognatrice. Disperatamente giocava la carta del suo “fascino” pronunciando frasi inutili che troncava prima che queste scadessero nella stupidità. Lui usa la tattica, meglio troncare prima di dare la certezza. Forse era meglio se parlavo con i giubbotti…..

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quinto2 mi ingrifiiiiiiiiiii...ti vogliooooooo trattami come un giubbottoooooo