I social sono nati per confrontarsi per
conoscersi e per tale motivo entrano nella società italiana fino a quel momento
fatta di famiglie chiuse nel loro riserbo con un devastante impatto. Entro le
quattro mura dove prima il dialogo ed il confronto era con i propri familiari,
adesso esiste uno strumento che mette a paragone le vite private, mostrandone
lacune è pregi. La cosa mette a dura prova l’autoconsapevolezza sul tipo di
vita che si ha. Al punto tale dal interrogarsi se si è felici, se è possibile una
vita migliore di quella attuale. Non ci sarebbe nulla di male sul valutare la
propria condizione di vita partendo dalle informazioni che ci giungono dai
social, ma se questo avviene senza essere maturi per gestire tali mezzi la cosa
è deleteria. Il Sonnolento lo sa da tempo ormai che in rete spesso si scambiano
lucciole per lanterne e la cosa non lo coinvolge più di tanto, ma la società
italiano che fino ad allora era rimasta fuori dal mondo virtuale, passa dal non
comunicare al ricevere una quantità di informazioni enorme. Tutti questi dati
corredati da immagini e frasi ad effetto spesso vengono distorti e mal
compresi. Si parte con l’instaurare legami di chat con i propri familiari, per
passare agli amici e infine agli amici degli amici (sconosciuti). Il mondo
virtuale e quello reale si mischiano. Si trovano soluzioni ai propri problemi
reali che spesso non funzionano, visto che non tutto è generalizzabile in rete.
Si instaurano relazioni sentimentali virtuali, che pongono un nuovo problema.
Tutto questo il Sonnolento lo aveva già vissuto, ma con la testa di un
universitario, conscio del mezzo che usa, non come un marito o madre di
famiglia che fino ad allora demonizzavano la rete.
P.s. Allora interrompo un attimo la saga dei pezzi da videogames per introdurre un pezzo proveniente da un famosissimo manga e cioè Cowboy Bepop. A chi non ha avuto modo di vederlo, consiglio vivamente di farlo visto che il cartone è abbastanza vecchio da essere visionabile. Comunque a questo cartone per quanto riguarda la colonna sonora ci si è decicata Yoko Kanno con una fantastica colonna sonora fatta di vari pezzi con vari generi musicali. Ecco a voi dunque Cowboy Bebop - Gotta knock a little harder
2 commenti:
Beh... hai scritto tutto tu. Questa volta non c'è altro d'aggiungere, concordo su tutto.
Ciao quinto .
C'è molto da aggiungere, vedrai nel prossimo post. :-*
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