domenica 13 luglio 2014

Brasile 2014


Non è mia intenzione occuparmi di calcio, visto anche la profonda ignoranza che nutro sull'argomento. Scrivo questo post perché preso da profonda incazzatura. Non me ne vogliano i brasiliani, non ce l’ho con loro, ma devo ammettere che la sconfitta che hanno patito 7 – 1 e successivamente 3 – 0, sono state motivo di gioia per me.  La mia non è rivalità sportiva, ma sdegno verso un comportamento che non da il giusto peso alle cose. Di cosa parlo? Adesso lo spiego.  
Prima della partita Brasile - Colombia crolla un maledetto viadotto costruito per migliorare l’accesso ad uno degli stadi dove si è disputata una semifinale. Classica opera “all’italiana” certo. Il numero delle vittime pare sia di 2 e i feriti 19. Non riesco neanche ad immaginare cosa patisce una persona, che si vede cadere addosso un colosso di quelle dimensioni. 
Qualche giorno dopo scende il Brasile in campo. Ecco ero convinto che ci sarebbe stata una fascia nera al braccio, un minuto di silenzio e invece niente. Non disturbiamo il Brasile che deve vincere la coppa… In quella partita si fa male il divo Neymar e lì si, i brasiliani corrono all’ospedale a piangere. Ma dico io: “ Cazzo te piagni?”. Vogliamo parlare di quelle famiglie cui è stata demolita la casa per fare le opere del mondiale e non gli è stato dato un altro alloggio? In mezzo la strada o nelle favelas sono finite.  Questi la sera a tavola che mettono il mondiale? 
Certo è normale che si resti male se la propria squadra perde, anch’io ci sono rimasto male per l’Italia dei cocchi di mamma e raccomandati che è voltata fuori subito. Se ci fate caso, abbiamo riprodotto a livello calcistico il nostro sistema paese e come volevasi dimostrare, siamo stati buttati fuori a calci o meglio a pallonate. Vedere dei bambini piangere per una sconfitta calcistica è normale, povere stelle. Quello che non comprendo è il pianto degli adulti.  Il fatto che il Brasile abbia fallito è un toccasana, perché si deve imparare a piangere per le cose importanti. Non voglio poi parlare dell’intervista di Neymar, che prosegue la telenovela inscenando delle finte lacrime, dimostrando che come attore fa profondamente cagare.  
N.B. Per un personaggio importante morto, l’Argentina fascia al braccio e minuto di silenzio.


P.s. Anche io quando cammino per strada mi trovo a ballare con della gente. A chi non succede voglio dire.
Mamma quanto sono bravi. Anche in questo attualissimo pezzo influisce pesantemente la musica anni 80. Notare che il video è stato girato in strada come si faceva in quegl'anni.

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