venerdì 9 maggio 2008

La Notte Delle Cascate (fine)


Atteso un po’ finche si liberasse un divanetto, ci siamo accomodati. La disposizione tattica era questa:
Sognatrice, Quinto1, Equivoca, Quinto 2, giubbotti, fratello di sognatrice con relativa fidanzata isterica, amico d’infanzia.
Tutti gli altri in piedi, anche se posto ce ne era ancora…
Quinto1 e Sognatrice iniziano a chiacchierare mentre io cercavo di fare breccia su equivoca.
Equivoca portava un vestito molto carino ma anche molto scollato. Tendeva un po’ sull’orientale, solo che io non sono proprio Bruce Lee. Scambio con lei due battute cercando di evitare che lo sguardo si concentri sulla scollatura. Purtroppo, il difficoltoso controllo dei miei occhi e la sua ostentata scollatura rendevano la cosa abbastanza impossibile. Riesco a scambiare solo due battute e poi fugge lasciandomi solo. Doveva aver frequentato molto Fuggiasca.
Comunque fatto sta che restiamo io Quinto1, Sognatrice e i giubbotti su quel divanetto. Quinto1 e Sognatrice civettavano tranquillamente, mentre io parlavo con i giubbotti. I giubbotti tacevano e chi tace acconsente si sa. A me piace parlare con chi acconsente.
Sognatrice da brava intrattenitrice ogni tanto si preoccupava di coinvolgermi nelle chiacchiere con Quinto1, ma si sa che attira più un pelo ascellare di Quinto1, che un pazzo che dialoga con degli indumenti.
In uno dei miei lunghi momenti di solitudine mi volto a sinistra e mi accorgo che sul divanetto ad U confinante con il nostro si era accomodata tutta la comitiva. Eravamo stati barbaramente espulsi ed evitati, come gli “immingrati” direbbe Boe dei Simpson. Al ritorno di Quinto1 dal bagno dopo che anche Sognatrice ci aveva abbandonato, gli propongo di alzare i tacchi. Lui da buon tattico invece propone di unirci al divanetto del gruppo.
Appena confluiti nel gruppo l’amico d’infanzia con fare superiore mi fa la domanda “ Dai dimmi quale ragazza del nostro gruppo t’interessa.”, pensando di mettermi in difficoltà. Con estrema tranquillità gli rispondo “ Tutte!”. Dopo questa risposta ho visto negli sguardi delle presenti e in particolare di Fuggiasca, terrore, costernazione, incredulità e particolarmente….schifo. Il risultato lo avevo raggiunto, “ mission completed”, come disse Bush girovagando a cavolo sulla portaerei americana . Il fatto che eravamo giunti tardi al locale e quindi si era fatto tardissimo in un attimo, ci ha favorito nella dipartita. Il ritorno è stato tranquillo, con Sognatrice che ci intratteneva e Quinto1 che riusciva a leggere l’orario giusto da orologi guasti per strada. Da cavalieri i quali siamo, abbiamo accompagnato Sognatrice fin sotto casa, per poi finire con l’insultarci tra noi.


P.s. Con questo post concludo la fantastica saga delle cascate. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno collaborato con me in queste settimane cioè: io ,io ,io ,io ed in particolar modo io. Ragazzi lasciate un commento, fatemi sapere che siete vivi. Il commento è libero a tutti basta selezionare anonimo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quinto2 sono vivaaaaaa. sono il tuo giubottoloneeeee...quanto mi attizziiiiiii

Anonimo ha detto...

questo commento autocelebrativo faceva cagare...puoi fare di meglio... tra l'altro "giubbottolone" sa di "paninaro" gay