lunedì 11 maggio 2009

Pasquetta Con I Nemici parte 2 (fine)

Mi siedo, vicino al Marchese de Sade e scambio con lui due chiacchiere, sotto quei pochi raggi di sole che dal cielo si affacciavano. Mi mette al corrente sui suoi ultimi intrecci amorosi, dicendomi che gli interessa solo una ragazza, che ovviamente non lo corrisponde (come succede a tutti) e che le altre sono solo fastidio. La cosa non mi trova molto d’accordo ma tralascio.. Dopo chiacchiero con l’amico denominato Orsetto, che stranamente era senza consorte (è anche uno dei pochi che si degna di lasciarmi qualche commento su questo cavolo di blog ). Gli chiedo delucidazioni e mi spiega che il suo rapporto era diventato un lascia e prendi e che lui scocciato, abbia ad un certo punto deciso per il lascia.
Intanto si mangia pasta, carne e ancora carne, accompagnati da vino e birra. Si decide tra una portata e l’altra, di bersi una cassa di birra con un antichissimo gioco denominato “la passatella o pardone e sotto” (pare che per questo gioco si siano verificati atti di violenza ed esistano rivalità antichissime in città). Il gioco ruota attorno al fatto che in base alle carte ottenute, tre persone possono decidere chi debba o non debba bere. Io ovviamente partecipo e partecipa anche Quinto1 e consorte (che la consorte di Quinto1 abbia ricevuto uno speciale addestramento da Quinto1 stesso?).
Inizia la partita e si formano due gruppi avversari, un tipo di cui ignoro il nome mi nega una bevuta di birra, adducendo come motivazione il fatto che non mi conosceva (figuriamoci io che non me ricordavo manco il nome). Io a mia volta nego una bevuta a lui adducendo, che per quel poco che lo conoscevo non beveva. Ad un certo punto un componente della mia fazione pronuncia la frase: “ Via il vecchio!” e Quinto1 fa a me il gesto di andarmene, poiché probabilmente ero il più anziano del gruppo. Io per ripicca non faccio bere l’artefice della frase e vengo a scoprire solo dopo, tra mille risate, che la frase pronunciata è una frase che fa parte del gioco e impone che si finiscano di bere le rimanenze prima di proseguire.
Insomma ho fatto casino, ma io sono nato per fare casino e quindi ne faccio ancora di più, facendo bere gente che non dovrebbe bere e tirandomi addosso rimproveri e pseudo insulti. In mezzo a tutto questo la consorte di Quinto1 non disdegnando bevute, cerca di fare il Papa e di distribuire bevute a tutti, cosa che non gli riesce. Il gioco finisce con qualche deluso e qualche rivalità che resterà negli anni a venire.
Riprese le nostre posizioni di bivacco, si finisce per parlare di capelli bianchi notando tutti che Quinto1 inizia ad averne e gli consigliamo di farsi una tinta insieme alla ragazza. Nel frattempo si fanno una serie di lanci a due con la palla di rugby. Tutto questo avviene danneggiando il giardino del nostro carissimo amico che ci ospitava. Voglio qui denunciare il fatto che Quinto1 con un lancio sbilenco ha colpito una pianta in fiore facendo danno. ( Era mio dovere informare il proprietario, sempre se legge questo blog). La sera è giunta e si sbaracca, Quinto1 fa un timido tentativo a proporre un aiuto allo smontaggio della tenda. Fortunatamente la proposta non viene accolta. Io non sarei potuto essere utile, visto il “leggero” gonfiore da cui ero affetto per la quantità di cibo ingerito.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche da trippone mi piaci...sei troppo bono

Orsetto ha detto...

Orsetto Mi Piace!!!